LA BATTAGLIA PER MARIUPOL, LO SCONTRO TRA RUSSIA E UCRAINA

«Il porto di Mariupol è stato liberato»: lo afferma il capo della repubblica separatista filo-russa di Donetsk, nel Donbass, citato dalla Tass. Il clima da “terza guerra mondiale” aumenta sempre di più in vista della “battaglia finale” nel Donbass: il Ministro degli Esteri russo Lavrov ha infatti sottolineato come dopo le parole di Borrell pronunciate ieri, «cambiano le regole del gioco». Per il diplomatico di Putin, «quando il capo della diplomazia di un Paese o un’organizzazione dice che uno specifico conflitto può essere risolto solo con mezzi militari, significa che o ha accumulato qualcosa di personale o ha sbagliato a parlare o ha parlato d’impulso».



Dal Donbass a Mariupol, gli eserciti stanno confluendo ai limiti della città sotto assedio da un mese e mezzo per quella che viene sempre più considerata come la “battaglia finale” per le sorti della guerra: «Oggi sarà probabilmente l’ultima battaglia poiché le nostre munizioni stanno finendo. Sarà la morte per alcuni di noi e la prigionia per altri», scrive su Facebook la 36a Brigata dell’esercito ucraino, intitolata al contrammiraglio Mikhail Bilinsky, «Per più di un mese abbiamo combattuto senza rifornimenti di munizioni, senza cibo, senza acqua […] Stiamo lentamente scomparendo». La Brigata attacca anche Kiev e il Presidente Zelensky, «Ci sono state solo promesse non mantenute». Collegato con il Parlamento sudcoreano, il leader del Governo ucraino torna a parlare proprio di Mariupol, sottolineando quanto sia «distrutta» ora, con «decine di migliaia di morti. L’Ucraina – ha concluso Zelensky – ha bisogno di altro aiuto per sopravvivere a questa guerra, che minaccia l’Europa e non solo l’Ucraina».



GUERRA IN UCRAINA: PER KIEV “È COMINCIATA L’OFFENSIVA NEL DONBASS”

«Siamo pronti»: a parlare è ancora una volta il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, conscio che la fase forse “finale” del conflitto scatenato dalla Russia – con rischio sempre in evidenza per una possibile terza guerra mondiale – sia ormai già cominciata.

«La Russia ha distrutto milioni di vite, ha iniziato una guerra totale e si comporta come la colpa fosse dell’Ucraina», ha spiegato il leader di Kiev nel suo ultimo video messaggio dal bunker della Capitale. L’offensiva di cui parla l’Ucraina è quella lanciata dalle forze russe verso il Donbass, con la conferma che arriva anche dal consigliere al Ministero dell’Interno, Denysenko: «L’offensiva finale dell’esercito russo nel Donbass è già iniziata. I russi stanno accumulando le forze, non ci sono ancora le grandi battaglie di cui si parla tanto negli ultimi giorni. Ma in generale potremmo dire che l’offensiva è già iniziata». La notte appena passata ha visto nuovi attacchi bombe-missili su Mariupol, Izium e i sobborghi attorno a Dnipro: la “minaccia” è giunta anche dal leader ceceno Ramzan Kadyrov, «Ci sarà un’offensiva. Non solo su Mariupol, ma anche su altri luoghi, città e villaggi. In primo luogo libereremo completamente Luhansk e Donetsk, e poi prenderemo Kiev e tutte le altre città».



TERZA GUERRA MONDIALE: UK “RUSSIA VERSO BOMBE AL FOSFORO”

La risposta diretta arriva dal Presidente Zelensky che prosegue nell’intento di raccogliere quanto più aiuto-sostegno dall’Occidente: «E’ finita un’altra settimana in cui l’Ucraina è rimasta viva, nonostante tutti gli sforzi compiuti dalla Russia per distruggerci. Stiamo combattendo, ci stiamo difendendo, rispondiamo agli attacchi. I russi hanno distrutto milioni di vite, hanno dato inizio ad una guerra totale e si comportano come se fossimo noi i colpevoli di tutto questo», spiega il leader ucraino facendo riferimento ai massacri di Bucha, Borodyanka e Kramatorsk.

La “terza guerra mondiale” sul fronte economico, energetico e pure geopolitico-militare intanto prosegue, con un nuovo round di sanzioni Ue attese nei prossimi giorni, in particolare sul fronte petrolio: l’alleanza tra Nato, G7, Usa e Ue si fa sempre più fitta, anche se emergono le diverse posizioni sui rapporti da impostare con la Russia di Putin. Secondo l’Alto Rappresentante per la Politica Estera Ue Josep Borrell – che già ieri ha fatto intendere che nuove armi verranno date a Kiev dall’Occidente – i prossimi giorni potrebbero vedere intensificarsi la guerra nel Donbass: «Ho paura che le truppe russe si stiano ammassando a est per lanciare un attacco sul Donbass – ha detto – E gli ucraini ne sono ben consapevoli. Le sanzioni alla Russia? Sempre sul tavolo». Da Londra il ministro della Difesa britannica (nel suo bollettino dell’intelligence) lancia una nuova inquietante prospettiva che si aggiunge ai massacri visti in questi giorni nelle fosse attorno a Mariupol, Bucha, Bordodyanka etc.: «Un precedente utilizzo da parte dell’esercito russo di munizioni al fosforo nella regione di Donetsk accresce la possibilità di un loro futuro utilizzo a Mariupol, qualora si intensifichi la battaglia per la città». Non solo, concludono gli 007 di Sua Maestà, «I bombardamenti russi sono continuati nelle regioni di Donetsk e Lugansk, con le forze ucraine che respingono molti attacchi. La scelta russa», conclude il bollettino Uk, «di affidarsi a bombe non guidate accresce fortemente il rischio di ulteriori vittime tra i civili».