LA GUERRA IN UCRAINA: KIEV BOMBARDA, MOSCA RISPONDE SU MYKOLAIV

In 139 giorni di guerra la diplomazia di Russia e Ucraina solo per le prime settimane ha effettivamente compiuto qualche passo per limitare i danni di un potenziale prodromo alla terza guerra mondiale: da settimane ormai, lo scontro è efferato sul campo e non trova alcun passo avanti verso una possibile tregua. La lotta per il Donetsk nel Donbass – e non solo, visto gli attacchi mirati dei russi contro Kharkiv, Mykolaiv, Odessa e quant’altro – vede l’Ucraina con armi occidentali da un lato e la Russia con il sostegno di Bielorussia, Iran (e forse Cina?) dall’altro. È una guerra già così mondiale, visti anche gli effetti diretti o indiretti come la crisi del gas, le materie prime, il grano e l’economia globale.



Per di più, sul campo lo scontro tra russi e ucraini non accenna a diminuire: da giorni ormai la controffensiva di Kiev per provare a riconquistare aree perdute dopo l’invasione sta portando raid mirati in alcune aree del Lugansk e della Regione di Kherson. I filorussi denunciano nella notte i bombardamenti sul deposito di armi a Nova Kakhovka: uccisi 52 soldati e colpiti equipaggiamenti russi. Secondo Mosca, i raid usati sarebbero i lanciarazzi Himars forniti dagli Stati Uniti. Si tratta della immediata vendetta dopo il raid che ha ucciso almeno 34 persone nel condominio colpito a Chasiv Yar, sempre nel Kherson. Mentre l’intelligence Uk riporta dell’avanzata continua dei russi nella regione ancora ucraina del Donbass, diversi attacchi da Mosca sono stati ordinati sul Sud del Paese, in particolare sulla città di Mykolaiv: lo ha reso noto su Telegram il sindaco Oleksandr Sienkevych, confermando attacchi ed esplosioni in tutti i quartieri della città.



LA TERZA GUERRA MONDIALE: DRONI IRAN ALLA RUSSIA

«Non c’è dubbio che la Russia cercherà non solo di limitare il più possibile, ma anche di interrompere completamente la fornitura di gas all’Europa nel momento più urgente», è l’accusa lanciata stamane dal Presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ribadisce la minaccia russa alla pace globale con l’ipotesi concreta di una prossima terza guerra mondiale in piena Europa. Per il momento, da segnalare vi sono le prime 8 navi stranieri giunte nei porti dell’Ucraina per esportare grano e prodotti agricoli, mentre Kiev si impegna a garantire trasporto sicuro e con Mosca che garantisce non interferirà sulle operazioni.



A preoccupare però le cancellerie occidentali, oltre alle già espresse conseguenze della guerra in Ucraina, vi è l’allargamento dell’influenza russa sul profilo degli equipaggiamenti militari: secondo quando denunciato dal  consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, l’Iran sta preparando un imponente invio di armi a Putin da lanciare nei prossimi giorni. «Le nostre informazioni indicano che l’Iran si sta preparando ad addestrare le forze russe a usare questi aeromobili a pilotaggio remoto, con le prime sessioni di addestramento previste in luglio»: droni, anche armati, e altre armi per sostenere la battaglia russa contro l’Ucraina (e contro l’Occidente stesso).