RUSSIA SMENTISCE MASSACRO BUCHA: LA TERZA GUERRA MONDIALE ALLE PORTE?Quanto avvenuto a Bucha
, mentre si aprirà certamente un’indagine internazionale per stabilire nel dettaglio chi sia stato responsabile di quell’orrore, non fa che portare la tensione internazionale ai confini di una potenziale imprevedibile terza guerra mondiale. Le accuse di genocidio lanciate dall’Ucraina contro la Russia vengono confermate anche da Ue, Usa, G7 e pure dall’ambasciatore ucraino presso il Vaticano («Il massacro di Bucha è stato fatto consapevolmente. I russi stanno cercando di distruggere quanti più ucraini possibile. Dobbiamo fermarli e cacciarli»).
Gl investigatori ucraini finora riportano il bilancio di almeno 410 morti tra le strade di Bucha, ma potrebbero anche essere di più: dopo ore di accuse contro Mosca, arriva dal Cremlino la prima smentita ufficiale di quanto avvenuto nella cittadina alla periferia di Kiev. «Mosca ha respinto le accuse di aver ucciso civili a Bucha, la cittadina del nord-ovest della capitale ucraina», dichiara in una nota alla Tass il ministero della Difesa russo. Le foto e i video dei morti di Bucha, conclude il Governo russo, «sono prodotti da Kiev e dai media occidentali. Non siamo stati noi». Non solo, il Ministero rilancia sul fatto che Bucha sia stata bombardata dall’esercito ucraino quando ancora era controllata da russi nelle scorse settimane. La condanna a livello internazionale vede però praticamente nessun Paese occidentale in “linea” con il Cremlino, a cominciare dall’Italia: «Le immagini dei crimini commessi a Bucha e nelle altre aree liberate dall’esercito ucraino lasciano attoniti. La crudeltà dei massacri di civili inermi è spaventosa e insopportabile. Le autorità russe devono cessare subito le ostilità, interrompere le violenze contro i civili, e dovranno rendere conto di quanto accaduto. L’Italia condanna con assoluta fermezza questi orrori, e esprime piena vicinanza e solidarietà all’Ucraina e ai suoi cittadini», è la nota del Premier Mario Draghi. Secondo il cancelliere tedesco Olaf Scholz, occorre «fare chiarezza senza mezzi termini su questi crimini dei militari russi». La Germania rivendica che organizzazioni internazionali come il comitato internazionale della Croce rossa «abbiano accesso a questa area, per documentare in modo indipendente queste atrocità. I carnefici e i loro mandanti devono essere assicurati alla giustizia». Dopo la Lituania che ha annunciato lo stop dell’import di gas russo, ora è Berlino a chiedere che l’Unione Europea «discuta al più presto l’eventualità di un embargo del gas da Mosca».
DENUNCIA UCRAINA: “GENOCIDIO A BUCHA”. UE VS RUSSIA
Mentre dal Cremlino prosegue la minaccia-provocazione sul fronte energetico all’Europa – «esigeremo pagamento in rubli anche per altri beni e materie prime», fa sapere il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, è l’Ucraina a denunciare i presunti crimini di guerra mossi da Mosca nella città di Bucha.
Come già vi avevamo aggiornato nel focus qui sotto, la scia di cadaveri e di esecuzioni trovate dall’esercito ucraino dopo la riconquista della città ha fatto sobbalzare la comunità internazionale. «Un massacro», commenta il Governo di Kiev con il Ministro degli Esteri Kuleba, «è un genocidio deliberato. I russi mirano a eliminare il maggior numero possibile di ucraini. Dobbiamo fermarli e cacciarli via». Per questo l’Ucraina torna a chiedere all’Occidente di muovere «nuove devastanti sanzioni del G7 ora. Embargo su petrolio, gas e carbone, chiudere tutti i porti alle navi e alle merci russe e scollegare tutte le banche russe da Swift», conclude Kuleba. La guerra in arrivo con la gran parte dell’esercito russo verso il Sud e il Donbass, «sarà terribile, devastante. Lo prova tra l’altro lo scempio di Mariupol. Noi siamo pronti, non ci tireremo indietro e speriamo nel sostegno dell’Italia», spiega ancora il Ministro diplomatico di Kiev al “Corriere della Sera”. Da Bruxelles intanto giunge l’eco degli orrori di Bucha e la minaccia di terza guerra mondiale continua a risuonare: «sono inorridita dalle notizie di orrori indicibili nelle aree da cui la Russia si sta ritirando», fa sapere la Presidente della Commissione Ue Von der Leyen, «urge un’indagine indipendente. Gli autori di crimini di guerra saranno ritenuti responsabili». Il Presidente del Consiglio Ue Michel anticipa invece l’arrivo di altre sanzioni contro la Russia, oltre che di aiuti all’Ucraina: «Shockato dalle immagini ossessionanti delle atrocità commesse dall’armata russa nella regione liberata di Kiev. L’Ue aiuta l’Ucraina e le Ong a raccogliere le prove necessarie per i procedimenti dinanzi alle corti internazionali».
IL RISCHIO TERZA GUERRA MONDIALE RESTA IN UCRAINA: BOMBE SU ODESSA
Se i negoziati non decollano e la guerra in Ucraina si allarga, il rischio di una terza guerra mondiale non diviene più solo uno strumento di dibattito ma ottiene tutti i gradi di uno sviluppo potenziale futuro realmente drammatico: il conflitto tra Russia e Ucraina, giunto ormai alla soglia dei 40 giorni di combattimenti, si allarga a tutto il Sud del Paese e vede ora anche Odessa stabilmente attaccata.
Diverse bombe e raid sono stati registrati stamane nella vasta città portuale sul Mar Nero, da giorni accerchiata dalla flotta russa ma mai realmente presa di mira: «Odessa è stata attaccata dal cielo», spiega Anton Herashchenko, consigliere del ministero degli Interni ucraino. È stata colpita una raffineria di petrolio alle porte della città, conferma pure l’esercito russo nella mattinata di domenica: «Questa mattina missili di precisione guidati dal mare e dall’aria hanno distrutto una raffineria di petrolio e tre impianti di stoccaggio di carburante nelle vicinanze della città di Odessa, che fornivano carburante al gruppo di forze ucraine vicino a Mykolaiv», ha dichiarato il portavoce del ministero della difesa russo, Igor Konashenkov. Mentre i corridoi umanitari restano aperti a Mariupol per far fuggire il maggior numero di civili possibili dalla città cinta d’assedio ormai da oltre un mese, il rischio è che anche Odessa nel giro di giorni possa fare la medesima fine.
ZELENSKY: “RUSSIA VUOLE DONBASS E SUD”
«Le truppe russe vogliono prendere il Donbass e il sud dell’Ucraina. Siamo consapevoli che il nemico ha riserve per aumentare la pressione a est. Qual è il nostro obiettivo? Proteggere la nostra libertà, la nostra terra, la nostra gente», lo ha detto il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo ormai “classico” video notturno dalle strade di Kiev.
Secondo il n.1 del Governo ucraino, l’Occidente dovrebbe appoggiare seduta stante lo sforzo dell’Ucraina per contrastare l’avanzata russa, altrimenti la «terza guerra mondiale sarà alle porte dell’Europa», continua a ripetere Zelensky. «Non abbiamo ancora ricevuto sufficienti sistemi anti missile occidentali», denuncia il Presidente attaccando poi la posizione dell’Ungheria di Orban – «l’unico leader europeo che sostiene Putin» – nel giorno in cui si celebrano le Elezioni Politiche a Budapest. A peggiorare i rapporti già non semplici tra Russia, Ucraina e l’Occidente nelle ultime ore preoccupano le immagini in arrivo da Bucha (che scegliamo di non mostrarvi per la crudezza e barbarie dei contenuti, ndr), città a nord ovest da Kiev: civili disarmati e uccisi sono stati ritrovati in strada dall’esercito ucraino dopo che aveva appena ripreso il controllo della località. «20 uomini erano abbandonati in fila, su un’unica strada, la Yabluska. Alcuni di loro con le mani legati dietro la schiena con degli stracci e un colpo d’arma da fuoco sulla nuca», denuncia il sindaco di Bucha Anatoly Fedoruk, riportato dall’Adnkronos. Non solo, il primo cittadino ha riportato come i civili uccisi siano stati trattati da russi «modo disumano», con la presenza di almeno 300 corpi senza vita nelle fosse comuni della città.
Odessa, Ukraine, after explosions when “Missiles hit ‘critical infrastructure’ at Ukrainian port of Odesa” (https://t.co/xDyahl0MQW) this morning: pic.twitter.com/1PDt7oChjW
— b9AcE ? (@b9AcE) April 3, 2022