USA E UE CONTRO LA RUSSIA. ZELENSKY “RISCHIO TERZA GUERRA MONDIALE”

Secondo il Presidente ucraino Zelensky o riusciranno a parlarsi lui e Putin altrimenti sarà una vera e propria terza guerra mondiale: la previsione nefasta viene lanciata da Kiev nel pomeriggio durante l’intervista alla CNN del leader ex comico. «se i tentativi di negoziato fallissero la lotta tra i due Paesi porterebbe a una Terza guerra mondiale».



Zelensky spiega di esser stato pronto per almeno due anni a trattare con il Cremlino e ciò potrà avvenire anche nei prossimi giorni: «Se c’è solo l’1% di possibilità per noi di fermare questa guerra, penso che dobbiamo cogliere questa possibilità. Stiamo perdendo persone ogni giorno, persone innocenti sul campo […] senza negoziati non possiamo porre fine a questa guerra». Stando alle ultime notizie in arrivo dall’Ucraina, dovrebbero riprendere domani i negoziati online tra le delegazioni di Mosca e Kiev nella speranza che quanto affermato oggi dal Ministro turco Cavusoglu sia effettivamente questione concreta: «Certo, non è facile arrivare a un’intesa mentre la guerra è in corso. I civili vengono uccisi, ma vorremmo dire che lo slancio negoziale sta progredendo». Su almeno 4 punti del primo negoziato di pace offerto dalla Russia, conclude Ankara, «l’accordo ci sarebbe già». Non si fermano però gli attacchi diplomatici su entrambi i fronti: dopo le sfuriaste del Cremlino nelle scorse giornate, oggi è il Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel a sottolineare come «Vladimir Putin è voluto tornare alla Guerra Fredda, ma Ue e Nato non hanno mai minacciato al Russia. Abbiamo avuto dei contatti telefonici, regolari, col presidente russo. Noi sosteniamo l’Ucraina e non crediamo alle menzogne del Cremlino che sono alla base dell’aggressione. Intendiamo dirimere la controversia quanto prima per il bene dell’Europa. Putin si trova in una posizione di comando al Cremlino e volente o nolente è lui l’interlocutore dei negoziati. Dobbiamo mantenere la porta aperta». Da non sottovalutare per la potenziale cornice di scontro presso l’ONU anche l’accusa sollevata dall’ambasciatrice Usa presso le Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield: «Deportare i civili ucraini in quelli che possiamo immaginare siano campi di concentramento in Russia è inaccettabile», anche se la stessa diplomatica conferma di non avere al momento notizie certe rispetto alle accuse partorire dalla stampa ucraina contro le presunte deportazioni da Mariupol.



GUERRA UCRAINA: L’ACCUSA DI GENOCIDIO ALLA RUSSIA

La vicepremier dell’Ucraina Olha Stefanishyna ha ribadito le accuse di “genocidio” contro la Russia e ha denunciato che «donne ucraine sono state stuprate e uccise dai soldati russi»: intervistata a Sky News la n.2 del Governo di Kiev ha riferito di «storie orribili che riguardano le donne che sono state stuprate e assassinate. Ogni singolo soldato che abbia commesso questo crimine di guerra verrà chiamato a risponderne».

Il livello di tensione tra Ucraina e Russia non accenna a diminuire anche se sotto traccia le trattative per chiudere la “terza guerra mondiale” sono comunque in corso: il vice primo ministro Vereshchuk ha annunciato per oggi l’accordo su 7 corridoi umanitari ucraini. «Nella regione di Donetsk», ha aggiunto, «il corridoio previsto sarà da Mariupol alla città di Zaporizhia». Stando alle agenzie russe, l’esercito del Cremlino ha colpito stamane una base militare nella regione ucraina di Zhytomyr dove si addestravano mercenari stranieri: «oltre 100 membri delle forze speciali ucraine e mercenari stranieri sono stati uccisi». Non solo, le forze russe avrebbero colpito anche 62 obiettivi militari, tra posti di comando, depositi, sistemi d’artiglieria, punti di raccolta, secondo quanto riportato dalle fonti di RaiNews. I media ucraini invece calcano ancora la mano sulla tragedia perenne in corso a Mariupol: dopo l’attacco alla scuola-rifugio di stanotte, il reggimento Azov in difesa della città del Donetsk ha annunciato, «Il nemico continua a distruggere cinicamente la città ucraina, usando tutto l’arsenale disponibile. Dopo aerei, artiglieria, vari sistemi e carri armati, gli occupanti russi stanno distruggendo la città con armi pesanti di navi da guerra».



RAID NELLA NOTTE SU SCUOLA MARIUPOL: LA GUERRA CONTINUA

25 giorni di guerra in Ucraina con la situazione umanitaria e politica che purtroppo non accenna a migliorare di molto dopo qualche spiraglio aperto nelle trattative di pace nei giorni scorsi: la “terza guerra mondiale” sempre più ad ampio raggio tra Russia e Occidente viaggia su un piano purtroppo parallelo agli scontri sul campo, con l’esercito russo sempre più intento a conquistare le città strategiche (Kiev, Odessa, Mariupol, Kharkiv) senza però ancora affondare il colpo con l’uso ad ampio raggio della flotta aerea.

Il risultato sono attacchi ad intermittenza per sfiancare la resistenza ucraina, con azioni però criminose come quelle viste ancora nella notte sulla città di Mariupol, sul Mar d’Azov: secondo un annuncio su Telegram delle autorità cittadini, è stato attaccato un rifugio dove erano ricoverati civili. Si tratta di una scuola abbandonata in cui però stava trovando per l’appunto rifugio una quantità ingente di civili come donne, bambini e anziani: «l’edificio è stato distrutto e ci sono persone intrappolate tra le macerie. Nella scuola c’erano donne, bambini ed anziani, hanno ancora riportato le autorità», ha spiegato stamane la Bbc citando le fonti dirette a Mariupol. Sirene d’allarme questa mattina si sono alzate in quasi tutte le Regioni dell’Ucraina, secondo il Kyiv Independent: rischio raid rinnovato a Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovohrad, Kharkiv, Zaporizhzhia, Lviv, Ivano-Frankivsk, Dnipropetrovsk, Rivne, Volyn, Cherkasy, Zhytomyr, Vinnytsia, Odessa e ovviamente anche a Kiev. Dall’Unicef arriva l’appello urgente: «fermare gli attacchi alle scuole, sono oltre 320 ad essere state distrutte dall’inizio della guerra».

TERZA GUERRA MONDIALE: ITALIA, CINA, RUSSIA, TUTTE LE MOSSE

In un nuovo video alla nazione apparso sui canali social, il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha spiegato che l’assedio di Mariupol di queste settimane passerà alla storia come «crimine di guerra della Russia. Fare questo a una città pacifica è una cosa terribile che sarà ricordata per i secoli a venire». È scontro poi anche sul numero di vittime dell’esercito russo, con Mosca che parla di «circa 500 morti» mentre da Kiev il numero si eleva fino a 14mila russi morti in battaglia: «vorrei sapere dai cittadini russi: cosa vi è successo nel corso degli anni per cui non notate le vostre perdite?. Sono 14.000 madri, 14.000 padri, mogli, figli, parenti, amici – e non ve ne accorgete?», conclude Zelensky. Dal Cremlino giunge voce di un nuovo utilizzo dell’esercito di Putin dei missili supersonici contro obiettivi militari ucraini: la situazione è di altissima tensione, con lo sforzo diplomatico ancora lontano da poter trovare una quadra e far sedere i Presidenti di Ucraina e Russia allo stesso tavolo di trattative. Secondo il Ministro degli Esteri russo Wang Yi, «il tempo dimostrerà che la posizione della Cina è dalla parte giusta della storia sulla guerra in Ucraina»; per Pechino, «la Cina continuerà a formulare giudizi indipendenti basati sul merito della questione e in un atteggiamento obiettivo ed equo. Non accetteremo mai alcuna coercizione e pressione esterna e ci opponiamo anche a qualsiasi accusa e sospetto infondati contro il nostro Paese». Insomma, tiene l’alleanza Mosca-Pechino e contro un Occidente ancora in cerca di un “bandolo” da sciogliere in vista del prossimo Consiglio Europeo il 24-25 marzo. Ieri infine il clima da “terza guerra mondiale” lo si è visto palese anche sull’asse Italia-Russia per le accuse lanciate dal Cremlino contro il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini: definito un «falco ispiratore della campagna anti russa nel governo italiano», rinfacciando a Roma, con Alexei Paramonov (direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo) l’aiuto fornito dalla Russia all’Italia durante l’emergenza Covid. Netta la replica di Palazzo Chigi nelle parole di Mario Draghi: «Il paragone tra l’invasione dell’Ucraina e la crisi pandemica in Italia è particolarmente odioso e inaccettabile. Non diamo peso alla propaganda. Incoraggiamo invece ogni passo politico e diplomatico che metta fine alle sofferenze del popolo ucraino. L’Italia è a fianco dell’Ucraina e continuerà ad esserlo».