MINACCIA TERZA GUERRA MONDIALE NUCLEARE TRA RUSSIA E UCRAINA

Da un lato il fronte Russia-Ucraina, dall’altro quello tra Corea del Nord e Corea del Sud: una terza guerra mondiale nucleare è il “comune denominatore” dei rischi e delle tensioni in atto ad est del mondo. Lo scontro a distanza tra Mosca e Usa sulle parole incendiarie dell’ex presidente Medvedev pone per la prima volta in maniera chiara e dirimente il tema di una possibile bomba atomica da lanciare in Ucraina: «se l’Occidente vuole che l’Ucraina vinca la guerra e se l’obiettivo di Kiev è riprendere tutti i territori che in precedenza le appartenevano e quindi strapparli alla Russia, minacciandone l’esistenza come Stato, questo farebbe scattare la clausola 19 dei Fondamenti della politica statale della Federazione russa in campo di deterrenza nucleare». Alle parole su Telegram del vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitri Medvedev – che espressamente parla di «diretta provocazione di una guerra mondiale con l’uso di armi nucleari» – hanno risposto prima gli 007 americani (qui il focus), poi gli stessi “pontieri” del Cremlino e della NATO. Dalla Casa Bianca però il messaggio del portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, è di natura opposta: «Gli Usa continuano a prendere sul serio la minaccia da parte di Putin di usare l’arma nucleare. Lo abbiamo fatto sin dall’inizio della guerra in Ucraina».



Mentre sul suolo ucraino continua l’allarme aereo per bombardamenti in sette regioni, e mentre le truppe russe avanzano nel Donetsk contrastando l’offensiva ucraina (che prosegue nel tentativo di recupero dei territori occupati, ndr), per il Presidente Volodymyr Zelensky non è necessario temere la Russia per essere spaventati dal possibile sviluppo di una terza guerra mondiale atomica: «Non vorrei dare una valutazione di questo tipo perché una tale minaccia è là fuori. Penso che non ci sia bisogno di temerla. Non c’è bisogno di avere paura della Russia. Non credo che siano adeguati. Possono fare o non fare certe cose. Non c’è bisogno di collegare gli ultimatum della Russia o l’adempimento delle sue condizioni, suggerendo che se non le soddisfate, dispiegheranno armi nucleari. Sarebbe un grosso errore. Queste cose non sono correlate», ha detto il Presidente dell’Ucraina. Stando a fonti del New York Times, in Russia alti capi militari avrebbero discusso dell’uso potenziale di armi nucleari, sebbene un attacco non sia affatto nei piani al momento. Svolta importante sul tema grano: l’accordo Onu-Turchia-Russia-Ucraina sospeso negli scorsi giorni per volontà di Putin, è stato “riaperto” da Mosca che così sblocca le navi cariche di cereali ferme nei porti ucraini.



NON SOLO RUSSIA: SCAMBIO DI MISSILI TRA LE COREE, LA TERZA GUERRA MONDIALE GIÀ IN ATTO?

Dalla Russia alle Coree, la minaccia di una terza guerra mondiale è tutt’altro che lontana dalla realtà geopolitica contemporanea (come richiamato ancora incessantemente dagli appelli di pace lanciati da Papa Francesco, in viaggio apostolico da domani in Bahrain): da questa mattina il regime comunista di Kim Jong-Un in Corea del Nord ha ordinato il lancio di ben 17 missili balistici verso la Sud Corea, colpendo punti nel Mar del Giappone a soli 57 km dalla città di Seokcho sulla costa orientale. Mai i missili erano stati così vicino alle coste sudcoreane, e soprattutto mai da inizio anno c’erano stati così tanti lanci in uno solo giorno: ad aumentare la tensione la risposta questa volta imponente di Seul che ha rilanciato l’offensiva con tre missili aria-superficie di precisione nelle acque a nord del confine marittimo intercoreano.



«I nostri test sono un avvertimento a Washington e Seul per le esercitazioni militari congiunte che considerano una prova di invasione», attacca Pak Jong Chon, segretario del Partito dei Lavoratori e uomo molto vicino al dittatore Kim Jong-un. Non solo, Pyongyang ribadisce il monito bellicoso, «Se gli Stati Uniti e la Corea del Sud tentano di usare le forze armate contro di noi i mezzi speciali delle nostre forze armate svolgeranno la loro missione strategica senza indugio. Gli Stati Uniti e la Corea del Sud dovranno pagare il prezzo più orribile della storia». Allarmata tutta la comunità internazionale, già in tensione per la contemporanea guerra in Ucraina: «Questi ripetuti lanci di missili, con una frequenza così elevata sono inaccettabili», ha dichiarato primo ministro del Giappone Fumio Kishida convocando il Consiglio di sicurezza nazionale con a tema il rischio di una terza guerra mondiale.