Non più “se”, ma “quando”. Negli Stati Uniti ormai c’è la convinzione che la Russia attaccherà l’Ucraina. Non a caso ieri il presidente americano Joe Biden ha citato fonti della propria intelligence parlando dell’imminente invasione. Le possibilità di evitare il conflitto che potrebbe tramutarsi in una terza guerra mondiale stanno calando ora dopo ora, anche se l’amministrazione Biden sta lavorando per organizzare nuovi colloqui con Mosca. Stando a quanto riportato dal Wall Street Journal, i funzionari Usa si aspettano un attacco della Russia nei prossimi giorni e hanno anche fornito indicazioni su come dovrebbe avvenire.



Si parla di una massiccia combinazione di jet da combattimento, carri armati, missili balistici e cyber attacchi per togliere il potere alla leadership del paese. Questi stessi funzionari ritengono che sia ormai molto complicato scongiurare la guerra, anche in virtù del fatto che il presidente russo Vladimir Putin ha già gettato le basi in questi giorni per un attacco tramite una serie di operazioni “false-flag”, previste da tempo anche dagli alleati, per far sembrare che l’Ucraina abbia provocato la Russia, giustificando così l’invasione. Per questo nelle ultime ore dalla Casa Bianca sono emerse posizioni critiche sulle esplosioni di Donetsk e Lugansk, arrivando a parlare di “messinscena” in riferimento a Mosca.



IL FRONTE RUSSO SI RAFFORZA

La Russia, che aveva lasciato chiaramente intendere di voler diminuire la propria pressione sui confini, in realtà si ritrova con 169-190mila militari vicino all’Ucraina. Un incremento notevole avvenuto nelle ultime settimane, visto che al 30 gennaio risultavano 100mila militari, secondo le informazioni raccolte da Michael Carpenter, ambasciatore Usa presso l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). È stata definita «la mobilitazione militare più significativa in Europa dalla seconda guerra mondale». Altri funzionari occidentali ritengono che la Russia abbia riunito fino a 110 gruppi tattici di battaglioni mentre all’inizio di febbraio erano 83. Non solo il piano di invasione dell’Ucraina potrebbe scattare da un momento all’altro, ma Vladimir Putin starebbe valutando una serie di opzioni militari tra cui scegliere. «Ogni indicazione che abbiamo è che sono pronti ad andare in Ucraina, ad attaccare l’Ucraina. La mia sensazione è che questo accadrà nei prossimi giorni», ha dichiarato a tal proposito Joe Biden.



COME STATI UNITI STANNO SOSTENENDO UCRAINA

Il presidente americano ha annunciato che non invierà truppe in Ucraina, ma Stati Uniti e Nato hanno inviato armi a Kiev, tra cui munizioni per armi di piccolo calibro, mortai e proiettili d’artiglieria, missili guidati anticarro, missili antibunker, lanciagranate, tute per lo smaltimento di ordigni esplosivi e fucili a pompa Mossberg 500. Il Regno Unito ha mandato migliaia di missili anticarro, mentre Lettonia e Lituania missili antiaerei Stinger di fabbricazione Usa. Nel frattempo il Pentagono sposta le truppe nella regione. Nei prossimi giorni 150 soldati del 2° reggimento di cavalleria dell’esercito dovrebbero arrivare in Ungheria dalla Germania per addestrarsi con le forze di difesa ungheresi. Inoltre, ci sono 5mila truppe per rinforzare il fianco orientale della Nato. La Polonia, stretto alleato Usa contro la Russia, sta ospitando 4.700 truppe statunitensi in rotazione in risposta all’escalation russa.