Lo scenario della terza guerra mondiale che potrebbe derivare dal conflitto tra Russia e Ucraina, avviato dalle truppe di Putin lo scorso 24 febbraio, viene aggravato da quanto avvenuto in queste ore a Zaporizhzhia, dove sono stati segnalati spari proprio nel giorno in cui è attesa la missione Aiea. In particolare, il ministero della Difesa di Mosca punta il dito contro Kiev, diramando una nota al vetriolo: “Sabotatori ucraini hanno cercato di occupare la centrale nucleare di Zaporizhzhia, ma sono stati eliminati. L’azione è stata condotta da due gruppi di sabotaggio dell’esercito ucraino per un massimo di 60 persone, a bordo di sette barche, che sono sbarcati sulla riva del bacino idrico di Kakhovka. Hanno cercato di prendere il controllo della centrale. Sono state prese misure, anche con l’uso dell’aviazione dell’esercito, per eliminare l’avversario”.



Inoltre, ancora dal Cremlino fanno sapere che dalle prime ore del giorno l’esercito ucraino spara con artiglieria contro il punto d’incontro fissato con la missione dell’Aiea, vicino alla cittadina di Vasylivka, ubicata a circa 68 chilometri a est della centrale nucleare di Zaporizhzhia, dove gli ispettori dell’Agenzia Onu sono diretti per la loro missione, e “quattro proiettili di artiglieria ucraini sono stati esplosi a 400 metri dal primo reattore”.



TERZA GUERRA MONDIALE: L’UCRAINA RICAMBIA LE ACCUSE RUSSE

Intanto, come riporta la società nazionale ucraina per la produzione di energia nucleare, Energoatom, il sistema di protezione dell’impianto nucleare di Zaporizhzhia è scattato questa mattina in seguito a un attacco di artiglieria e ha disattivato il reattore numero 5 dell’impianto, spentosi automaticamente alle 4:57 (le 3:57 in Italia) dopo un altro attacco di mortaio delle forze russe. Sarebbe quindi stata, secondo Kiev, un’offensiva russa e non ucraina a creare tensione e conflitto nell’area che sta diventando sempre di più il simbolo di questa possibile terza guerra mondiale.



Intanto, secondo l’agenzia di stampa russa “Tass”, la missione Aiea diretta alla centrale nucleare di Zaporizhzhia è arrivata nella parte controllata dai russi dell’omonima regione e dovrebbe giungere a Energodar – la cittadina dove sorge l’impianto – entro un’ora. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha conferma la visita all’impianto nonostante le ostilità che continuano ad alimentare i timori dello scoppio della terza guerra mondiale.