ALLARME TERZA GUERRA MONDIALE: SVOLTA USA-UCRAINA, ZELENSKY VOLA DA BIDEN
A sorpresa ieri sera giunge notizia del volo da Kiev verso Washington con il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky che dopo 301 giorni di guerra con la Russia decide di lasciare il Paese per la prima volta: la situazione di “stallo” sulla potenziale terza guerra mondiale ha fatto propendere per il “simbolico” (e non solo) viaggio negli Usa del leader ucraino. «Vado negli Usa per rafforzare la capacità di difesa del mio Paese»: lo dice Zelensky annunciando la visita negli Stati Uniti dove incontrerà il Presidente Biden e parlerà pure al Congresso in Capitol Hill. Il primo viaggio all’estero dall’inizio dell’invasione russa, inizierà nel pomeriggio, alle ore 14 allo Studio Ovale dove avrà un colloquio con il presidente americano Joe Biden: dopo l’incontro, è prevista attorno alle 16.30 la conferenza stampa congiunta alla Casa Bianca per l’annuncio di un nuovo pacchetto di aiuti militari Usa a Kiev.
Di quasi 2 miliardi di dollari è previsto il nuovo pacchetto di aiuti, inclusi per la prima volta dall’inizio della guerra i missili di difesa “Patriot”: infine, Zelensky si trasferirà a Capitol Hill, in prima serata, per parlare al Congresso Usa e chiedere l’ulteriore appoggio strategico dell’Occidente al popolo ucraino. «Zelensky era desideroso di compiere il suo primo viaggio all’estero negli Stati Uniti per ringraziare il Paese del sostegno bipartisan alle forze di Kiev», fa sapere un alto funzonario della presidenza Usa. La medesima fonte alle agenzie internazionali fa sapere poi come «la visita di Zelensky a Washington è un messaggio degli Stati Uniti a Putin e al mondo che aiuteremo l’Ucraina per tutto il tempo necessario e che Biden non intende spingere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ad un negoziato». La visita di Volodymyr Zelensky a Washington, definita di “estrema rilevanza“, «smentisce chi sosteneva che i rapporti tra Ucraina e Usa si stessero raffreddando»: lo ha dichiarato il principale consigliere di Zelensky, Mikhailo Podolyak, citato dal Guardian. Il viaggio in Usa del leader ucraino, ha aggiunto Podolyak, «sarà un’occasione per spiegare al nostro interlocutore americano la reale situazione in Ucraina, di quali armi gli ucraini abbiano bisogno per combattere i russi e perché. Gli Usa appoggiano inequivocabilmente l’Ucraina».
RUSSIA: “NUOVE ARMI ALL’UCRAINA AGGRAVANO LA GUERRA”
È evidente come la “svolta” diplomatica davanti al timore di una terza guerra mondiale non stia particolarmente piacendo alla Russia di Putin che puntava a rendere sistematico il dialogo con Washington per cercare di convincere Kiev ad un negoziato “controllato”. «Le nuove armi che saranno consegnate all’Ucraina dagli Usa aggraveranno il conflitto», attacca il Cremlino nella nota rilasciata alla Tass. Nella giornata in cui vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, incontrava a Pechino il presidente cinese Xi Jinping, il confronto-scontro a livello diplomatico sulla potenziale terza guerra mondiale passa ora alla novità delle armi con missili Patriot destinati alle forze ucraine.
«La Cina auspica che tutte le parti interessate nel conflitto in Ucraina esercitino moderazione, conducano un dialogo complessivo e risolvano le preoccupazioni comuni nel campo della sicurezza attraverso mezzi politici», fa sapere Xi Jinping, nell’incontro con il leader di Russia Unita (il partito del presidente Vladimir Putin) Dmitri Medvedev. «La Cina ha sempre deciso la sua posizione e la sua politica in base al merito della questione stessa, sostenendo una posizione obiettiva ed equa e promuovendo i colloqui di pace», conclude il leader cinese. In attesa di capire se con Biden e Zelensky possa arrivare una timida apertura a negoziati di pace nei prossimi mesi, la situazione sul campo non migliora affatto: le sirene antiaeree sono scattate in tutta l’Ucraina, fanno sapere i media ucraini. Ci si attende una dura risposta della Russia al viaggio di Zelensky alla Casa Bianca: «Pensiamo ai tanti bambini dell’Ucraina che soffrono, soffrono tanto per questa guerra. In questa festa di Dio che si fa bambino pensiamo ai bambini ucraini» è il nuovo appello di Papa Francesco durante l’Udienza Generale in Vaticano, aggiungendo «la maggioranza non riesce a sorridere e quando un bambino perde la capacità di sorridere è grave. Questi bambini portano su di se la tragedia di quella guerra che è così inumana, così dura. Pensiamo al popolo ucraino in questo Natale senza luce, senza riscaldamento, senza le cose principali per sopravvivere e preghiamo il Signore perché porti la pace il più presto possibile».