Con poca gloria ma con tre squadre. L’Italia si aggrappa alla Champions League per contare ancora qualcosa in Europa: persa la Sampdoria in estate, approda con l’intero contingente superstite agli ottavi di finale. Restiamo in corsa con le grandi nazioni del continente: Inghilterra avanti con Chelsea, Manchester United, Arsenal e la sorpresa Tottenham; Spagna con le grandi favorite Real Madrid e Barcellona, più il Valencia.
Facciamo meglio della Germania (Schalke 04 e Bayern), nostra diretta rivale nella classifica Uefa: ma i tedeschi restano saldi al terzo posto che assegnerà loro quattro caselle nella Champions 2012. Anche, e soprattutto perché, loro danno credito pure all’Europa League, snobbata invece dalle italiane, tutte prese dal campionato.
Ci rimane soltanto il Napoli, che disputerà un incontro dentro-fuori con la Steaua Bucarest la settimana prossima, per sperare di avere almeno una presenza di bandiera nel torneo, visto che qui non potremo raccogliere parecchi punti. Poca gloria, quindi, per le nostre. L’unica che avesse ancora qualcosa da giocarsi era la Roma, che ha avuto vita facile in Romania. Vita resa ancor più facile dal Basilea, talmente inconsistente da rilanciare l’attuale (e impalpabile) Bayern. Inter e Milan, invece, avevano già risolto la pratica qualificazione al penultimo turno e hanno affrontato l’ultimo atto con ampi turnover e solida superficialità, incassando due sconfitte numericamente brucianti contro Werder e Ajax.
E se questo era lecito aspettarselo dal Milan, impossibilitato nel raggiungere il primato del girone ormai strettamente in mano al Real, oggettivamente non avrebbe dovuto essere la strada in cui invece l’Inter si è infilata a Brema: perché avrebbe potuto ancora soffiare il primo posto al Tottenham e perché doveva rinsaldare i fragili equilibri trovati tra guida tecnica e proprietà. Lo 0-3 non può far altro che allontanare ancor più Massimo Moratti da Rafa Benitez, con la netta sensazione che si potrebbe arrivare a un fragoroso divorzio se lo spagnolo fallirà anche al Mondiale per club, visto il pesante distacco già accumulato in campionato e viste le fatiche mostrate in Europa.
Italiane che approdano agli ottavi tutte in seconda posizione, e con il Milan che ha raccolto appena 8 punti, il bottino più basso delle sedici qualificate. Una situazione che non ci aiuterà al momento del sorteggio, anche se certe prime classificate inducono in tentazione come Tottenham, Shakhtar e Schalke 04. Potremo ancora dire la nostra nella fase a eliminazione diretta, se l’urna sarà benevola. Successivamente ci vorrà ben più un colpo di ali.