SERIE A – Un antiMilan per il presente e un antiMilan per il futuro. Quello per l’oggi è il Napoli: Juventus stritolata nel posticipo e Lazio superata al secondo posto. Una squadra che ha saputo immediatamente spazzare via gli interrogativi emersi dopo la sconfitta contro l’Inter e che fa leva su un gruppo compatto e omogeneo. Mazzarri ha saputo infondere una personalità precisa agli azzurri: squadra corta, arrembante sulle fasce e solida al centro.
E la differenza fatta in attacco, dove spiccano soprattutto le capacità realizzative di Edinson Cavani. L’uruguaiano l’aveva detto fin dai primi tempi italiani. Lui, a Palermo, sosteneva di essere una prima punta, invece lo schieravano esterno oppure trequartista. Ha dovuto aspettare che si liberasse un posto in avanti e chi credesse nelle sue qualità di attaccante puro.
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La tripletta alla Juventus l’ha ribadito, consegnando non solo Cavani al primato tra i cannonieri (in compagnia di Di Natale) ma anche il Napoli a un ruolo inaspettato alla vigilia e che potrebbe indurre una persona ambiziosa come De Laurentiis a puntare a qualcosa in più di un semplice piazzamento in Champions League, oggi individuato come l’aspirazione di stagione.