Juventus prima alla fine del girone di andata ma in ottima compagnia: Milan e Udinese non mollano, l’Inter si fa rumorosamente sotto. Lo scudetto d’inverno è sempre un ottimo segnale in vista della fase discendente del torneo, però trovare quattro squadre raccolte nello spazio di sei punti fa capire come i giochi non siano fatti. Tutt’altro. I bianconeri hanno comunque dato un bel segnale a Bergamo dopo le fatiche degli ultimi tre turni. La squadra di Antonio Conte ha necessità di tenere altissime le frequenze per poter essere irresistibile, e così è stato contro l’Atalanta: occasioni in serie in attacco e pochissime concessioni alla controparte. Una caratteristica che, alla lunga, potrebbe risultare logorante. Ma la Juventus non ha l’intermezzo europeo che, tra poco, tornerà a pesare su testa e gambe degli avversari. E ha un mercato invernale ancora aperto con cui ovviare alle lacune segnalate dal tecnico.
Importante il segnale dato dal Milan a Novara. I rossoneri stanno pagando un tributo senza fine alla causa degli infortuni (e, curiosamente, continuano a cercare rinforzi in attacco, il reparto più forte della serie A con 40 gol all’attivo), Boateng, Aquilani e Pato sono gli ultimi caduti. Per questo il 3-0 di ieri è importante, non tanto per la consistenza dell’avversario quanto, piuttosto, per il fatto che è arrivato dopo una prova di diverso spessore rispetto a quella offerta nel derby. E con Ibrahimovic nuovamente pronto a prendersi la squadra sulle spalle. Un anno fa, di questi tempi, cominciò ad appannarsi la stella dello svedese, e altri contribuirono a mantenere la vetta della classifica. Ora deve esattamente accadere il contrario e tocca a Ibrahimovic assumersi un ruolo guida. Mentre Allegri dovrà trovare contromisure per gli scontri diretti, la vera palla al piede della prima fase del torneo. Continua, sull’altro fronte cittadino, l’irresistibile rimonta dell’Inter: settima vittoria consecutiva (e quella contro la Lazio è stata forse la meno convincente) e quarto posto raggiunto superando proprio gli avversari di ieri. Una vittoria all’insegna dell’abituale pragmatismo e in cui Milito (cinque reti nelle ultime quattro gare) e Pazzini sono tornati a segnare insieme. Quando le due milanesi avranno recuperato tutti – o gran parte degli infortunati – si farà ancora più esaltante il duello con la Juventus, con la già citata incognita Champions sullo sfondo.

Non molla l’Udinese, che torna a vincere dopo la frenata di Genova. Non perde un colpo Di Natale, miglior marcatore a quota 14 reti con Ibrahimovic, mentre Guidolin pare aver trovato un contromisura all’assenza degli “africani” Benatia e Asamoah infoltendo il centrocampo. La Roma si diverte contro il Cesena, ma dovrà fornire altre prove convincenti per poter parlare di cammino intrapreso. S’affloscia invece il Napoli, che sta buttando via il proprio campionato sprecando punti su punti contro le medio-piccole. Ha battuto Milan, Inter e Udinese, ha pareggiato contro Juventus e Lazio e ha perso contro Chievo, Parma e Catania, tralasciando altri pareggi. A questo punto conviene concentrarsi sulla Champions senza perdere di vista eventuali scivolamenti altrui intorno alla terza posizione. Nel prossimo turno si torna in campo riproponendo partite giocate appena un mese fa: colpa del recupero della prima giornata. Ma farà effetto, e sarà sicuramente indicativo, rivedere Juventus e Udinese nuovamente opposte. Milan (Cagliari in casa) e Inter (a Lecce) stanno alla finestra.