Juventus e Napoli non si separano in testa. Vittorie completamente differenti ma in egual modo significative. I bianconeri asfaltano sul campo Zdenek Zeman, loro nemico numero uno dai tempi della denuncia del “calcio in farmacia”. Prima il dispettuccio della conferenza stampa alla vigilia, cui si presenta il preparatore dei portieri. Quindi la lezione sul campo, fatta di ferocia, corsa e sapienza tattica. Imbarazzante il modo in cui la Juventus ha disposto del 4-3-3 avversario, aggredendo gli spazi e togliendo fiato ai giallorossi. Zeman dice che i giocatori non l’hanno seguito, magari è il suo calcio che non riesce a tenere il ritmo altrui: vedere la Roma obbligata a rincorrere gli altri è stata una sorta di piccola nemesi storica, se si pensa a come il tecnico ceco obbligava gli altri a leggere il suo spartito, almeno dal punto di vista del ritmo. E se un parallelo si vuol fare per la Juventus, allora occorre risalire il Milan di Sacchi (che Conte ha sempre indicato come modello) per la capacità di cui sa disporre degli avversari dal primo all’ultimo istante, senza mai mollare anche nelle situazioni più complicate. E una situazione complicata era quella in cui si stava infilando il Napoli, a causa della solidità della Sampdoria. E’ bastato un episodio singolo -e pure controverso (Mazzarri mandi a memoria…) – per venirne fuori. Il segnale di come i campani quest’anno siano maggiormente “presenti” dal punto di vista mentale, quello che garantisce la continuità e la possibilità di battersi ad alti livelli. Piace l’Inter a lunghi tratti contro la Fiorentina, pur con i pregi e i difetti di sempre: capacità di creare occasioni in serie e poca accortezza nel concretizzarle. Di positivo c’è stato che, pur soffrendo il ritorno dei viola (che hanno destato un’ottima impressione), stavolta la squadra di Stramaccioni non ha aperto il fianco agli avversari, violando finalmente San Siro, grazie alla conferma in attacco di Milito e Cassano. Un avvertimento non soltanto al Milan, prossimo avversario. I rossoneri a Parma hanno evidenziato un piccolo passo in avanti. Si conferma El Shaarawy, si sta integrando De Jong, il gioco ha prodotto occasioni con maggiore continuità. La strada appare però lunghissima nella ricerca di una credibilità. Giornata di grande fascino per attaccanti creduti in anticipo pensionabili: Gilardino segna la quinta rete in altrettante partite con il Bologna, Miccoli regala la prima vittoria al Palermo con un tripletta impreziosita con una rete da antologia. Dilaga il…
Torino, si risveglia la Lazio, il Cagliari debutta davanti al proprio pubblico dopo la lunare vicenda innescata da Cellino. Lo fa perdendo contro il Pescara, una sconfitta che potrebbe rappresentare il congedo di Ficcadenti.