Quindici giorni dopo Torino si appresta a ospitare un altro big-match: Juventus contro Inter come era stato Juventus contro Napoli. Di nuovo prima contro seconda. E’ questo il verdetto del turno infrasettimanale, che registra la leadership solitaria dei bianconeri e certifica il sorpasso dei nerazzurri nell’inseguimento alla capolista. Giusto così, perché – tra le grandi – stiamo parlando delle due squadre più convincenti. La Juventus prosegue nel trend recente: non bellissima ma feroce. Soffre più del dovuto contro il Bologna, ne viene fuori all’ultimo istante nuovamente grazie a Pogba, che sta sempre più rapidamente passando da promessa a certezza. Lo stesso vale per l’Inter, la cui rimonta contro la Sampdoria è facilitata da un tridente offensivo oggi unico in Italia e dalla superiorità numerica che mette in ginocchio la Sampdoria. Per questo motivo appare ancor più stridente il nuovo passaggio a vuoto del Napoli, su cui ha pesato più del dovuto la nuova assenza di Cavani. A Bergamo è bastata una conclusione di Carmona per mettere in ginocchio i campani che, in trasferta, hanno segnato su azione solamente a Palermo. Bilancio alquanto singolare per una squadra che ha fatto delle ripartenze il suo punto di forza. Non convince neppure la Lazio, obbligata al pareggio interno dal Torino (per un punto che pare perfino stretto ai granata). Si affacciano così tra le grandi il Parma – cui basta affondare i denti nelle contraddizioni della Roma – e soprattutto il Cagliari, alla quarta vittoria consecutiva da quando ha cambiato guida tecnica. A proposito di allenatori, sembrerebbe saldo Allegri, dopo le ennesime rassicurazioni di Galliani. Il tecnico rossonero si sta però concedendo troppe divagazioni sul tema tattico, potenzialmente devastanti per chi sta cercando una propria identità. Al Milan serve una via certa per uscire fuori dal tunnel in cui si è infilato. Stasera si chiude con Genoa-Fiorentina: viola attesi al salto di qualità in trasferta per farlo anche in classifica.