Juventus-Inter è stato più di un big-match: è stata la cartina di tornasole con cui si è evidenziato il momento delle due squadre. La Juventus in questo momento sembrava vincere con la forza della volontà, l’Inter con quella delle idee. Il faccia a faccia di sabato l’ha confermato, sottolineando la fase involutiva bianconera e quello evolutiva nerazzurra. La squadra di Conte ora pare correre e basta, senza trovare quelle soluzioni che mettevano in difficoltà chiunque nel recente passato. Un momento che, sommato alla mancanza di un risolutore là davanti, insinua qualche incertezza nel monolite juventino. La squadra di Stramaccioni ha invece trovato un’identità tattica, forse pesante per centrocampo e difesa: ma con un tridente simile in attacco, oggi sarebbe un peccato non sfruttarlo. E l’intelligenza del tecnico è stata quella di trasmettere non solo un gioco ma anche un ideale alla squadra. Da questo punto di vista si può sussurrare di Mourinho bis perché, per quanto riguarda il gioco, siamo invece su mondi lontanissimi: raramente si era vista un’Inter con un piglio padronale in casa altrui come quella del secondo tempo di Torino. Corsa a due, quindi, al momento. Per merito dell’Inter e per demerito del Napoli. Mazzarri sembra in questo momento più impegnato a lottare con il mondo che a tenere salda la squadra: indicative le ultime conferenze stampa, come quella di sabato in cui si lasciava andare a (pericolosi) confronti con le grandi d’Europa. Questo dovrebbe essere il campo a dirlo, piuttosto, e la partita contro il Torino ha confermato le incertezze recentemente emesse, con l’erroraccio di Aronica al vertice. Sono sbagli figlia della scarsa tranquillità e si sa bene chi deve indurla. Occasione mancata dal Napoli, mancatissima dalla Lazio (pessima impressione a Catania), sfruttata invece dalla Fiorentina. I viola salgono al quarto posto eribadiscono la bontà dell’impianto costruito in estate, tra colpi di genio (Jovetic) e sostanza ben distribuita (Borja Valero e Roncaglia): sarà tutto da seguire il confronto di domenica, anche per saggiare se veramente il Milan s’è ritrovato. La Juventus ferma a 49 partite la serie positiva, continua drammaticamente – invece – la rottura delle due genovesi: Del Neri è alla terza sconfitta in tre partite con il Genoa, la Sampdoria registra invece il sesto ko consecutivo. Ferrara resta comunque saldo, difeso da Garrone a oltranza: durerà?