La Juventus fa (14) pareggi e sostiene la prima fuga stagionale del Milan: rossoneri a +4 sugli inseguitori, dopo aver battuto in scioltezza il Lecce. I fantasmi di Londra sono rimasti fuori della porta, a costruire la vittoria ci ha pensato lo strano e abituale asse Nocerino-Ibrahimovic che, per la quinta volta in stagione, va a segno. Allegri continua poi a recuperare uno dopo l’altro i numerosi infortunati, un particolare che potrebbe ulteriormente rafforzare il cammino verso il secondo scudetto consecutivo, per mezzi propri e per assenza dei medesimi in casa altrui. Come sta avvenendo alla Juventus, dove si stanno accorgendo di non avere tra le mani il giocatore in grado di fare la differenza. Come sarebbe stato (molto) utile in trasferta contro il Genoa, al cospetto di un’avversaria che non ha esitato a difendersi nel finale con nove uomini di movimento dietro la linea. E’ mancato l’apriscatole, si ovvia prendendosela con gli arbitri e fissando il silenzio stampa: utile dopo tante parole a vuoto nei giorni scorsi in cui, comunque, i bianconeri hanno avuto ottimi compagni di viaggio. Gli errori ci sono stati, è vero, ma anche il Genoa può recriminare. Più utile sarà concentrarsi sui problemi (strutturali e contingenti) di una squadra che sta colpevolmente tirando il fiato più del dovuto: impegni infrasettimanali imprevisti e assenze di titolari hanno accorciato la coperta e la tenuta complessiva.

La Juventus può così gioire per l’autoflagellazione di chi segue. La Lazio non smaltisce le sbornie post-derby e cade in casa contro il Bologna, una delle squadre più solide del momento. Sarebbe interessante capire se la vicenda Calcioscommesse non stia togliendo tranquillità al gruppo. L’Udinese può invece prendersela per la rete ingiustamente tolta a Danilo, che le impedisce di dimezzare la distanza dal terzo posto. Ringrazia chi insegue: Napoli, innanzitutto, quindi Roma (applausi a Borini) e Inter. La squadra di Mazzarri appare oggi quella più in palla, come se fosse giunta alla fase cruciale nella condizione migliore, mentale e fisica (come sta capitando al Milan): cinque sono le vittorie consecutive in campionato, se eliminasse anche il Chelsea in Champions diverrebbe difficilmente frenabile. 

Sul fondo il Novara del ritrovato Tesser prova a dare un senso al finale di campionato, quello che non sta facendo il Cesena. Bene il Parma, benissimo il Siena, a picco il Cagliari. Cellino ovvia secondo abitudine, cacciando Ballardini: basterà?