L’Italia ha un grande vantaggio nel debutto all’Europeo: ha tutto da perdere. Affronta la Spagna campione del mondo e del continente in carica, naturale favorita del torneo. E arriva all’appuntamento nelle condizioni meno favorevoli possibili. A livello psicologico pesa come un macigno – per quanto gli azzurri possano negarlo – la vicenda Calcioscommesse, giunta a dettare le convocazioni di Cesare Prandelli (il no a Criscito e il sì a Bonucci) e a lambire con chiacchiericci e improvvise rivelazioni il capitano Gigi Buffon. A livello di squadra sono arrivate la batoste nel risultato (il test con la Russia) e i guai fisici (l’infortunio a Barzagli), con il risultato che a Danzica gli azzurri si presenteranno con un 3-5-2 mai testato e con De Rossi al centro della difesa. C’è tutto, ma proprio tutto, per iniziare nel peggiore dei modi (ricordate la disfatta contro l’Olanda al debutto nel 2008?) oppure per centrare l’impresa. Il ct ha fiducia, Buffon pure. E fanno bene. Perché la Spagna non solo è forte ma è anche una squadra che ti permette di sviluppare le tue idee. Allora gli azzurri possono provare a metterla sul piano del gioco, anche perché la Nazionale di Del Bosque – a sua volta in crisi su come sostituire Villa in attacco – affronterà il torneo con una coppia centrale inedita, visto che Sergio Ramos si è spostato al centro per affiancare Piqué in luogo dell’infortunato Puyol. Un’assenza, quest’ultima, che pesa per qualità e, soprattutto, carisma.

Ma non ci sono unicamente questi aspetti da soppesare. C’è anche da analizzare un girone che, vista la presenza di Irlanda e Croazia, permette di rientrare da un eventuale passo falso al debutto. Conterà il risultato, certamente. Ma, ancor più, la prestazione, perché questa non era mai mancata nella gestione Prandelli e non si è vista per nulla contro Stati Uniti e Russia. E, a proposito di gironi, comincia a tremare l’Olanda. La botta incassata dalla Danimarca è di quelle che mettono apprensione, perché le prossime avversarie saranno Portogallo e Germania (e quest’ultima ha già fatto il suo ieri sera, dimostrando che le ultime difficoltose amichevoli erano episodi). Contro i volitivi danesi hanno steccato i solisti, servirà un immediato cambio di marcia per non tornare a casa (molto) prima del previsto.