Partiamo dalla fine, da un derby che il Milan avrebbe dovuto vincere e che invece chiude solo con un punto. Rossoneri grandi nei meriti e nelle colpe: i meriti sono stati quelli di una squadra che – sull’onda lunga dell’impresa contro il Barcellona – ha affondato i colpi nell’assetto sbagliato altrui; le colpe sono state quelle di chi non ha saputo chiudere una partita che aveva in pugno. Nello specifico Mario Balotelli, tanto osannato nelle uscite precedenti quanto frenato nel confronto con la sua vecchia squadra (anche se Handanovic è stato monumentale nella prima parata). E l’Inter ha saputo risalire dall’abisso in cui era stata sprofondata dalle scelte di Stramaccioni, giuste nella teoria ma autopunitive nella pratica: Nagatomo spostato a destra ha aperto ogni possibile porta alle avanzate avversarie. Lo ha fatto colpendo quando ha avuto l’unica opportunità possibile, un tratto che distingue le grandi squadre come quelle disperate. Al di là delle assenze, restano i punti interrogativi sulla consistenza tecnico-tattica della squadra. Il Milan è parso più fluido e meno in affanno. Ma, come dice il risultato, non è bastato. Campionato frazionato dalle coppe e dal maltempo, che chiude la domenica con tre partite mancanti all’appello. La giornata ha rilanciato la Juventus, piaciuta soprattutto sotto il profilo della concretezza. Il Siena, al di là della classifica, era una tra le più in forma del momento: è stata bypassata senza problemi alcuni, grazie al rinnovato contributo realizzativo di altri settori che non sia l’attacco. Oggi la risposta del Napoli in chiave scudetto, sia per riportare la distanza a quattro punti sia per prepararsi nel migliore dei modi allo scontro diretto di venerdì: non sarà facile a Udine. Più semplice appare il compito della Lazio che, contro il Pescara, ha l’occasione per riallungare sul Milan. In zona Europa League il Catania conferma la propria solidità mentre la Roma mette in soffitta l’eresia Zeman grazie alle nuove convinzioni iniettate da Andreazzoli. La Fiorentina dovrà ribattere domani a Bologna. Continua l’ottimo momento di Sampdoria e Cagliari, si avvita su se stessa l’agonia del Palermo, che caccia Malesani e richiama Gasperini: vedremo nuovamente anche Sannino prima della fine?