Bastano cinque giornate e si scioglie la strana coppia di fatto in vetta alla classifica. Demerito del Napoli, che manca l’appuntamento con la storia (non vinceva le prime cinque gare dal 1987-88) nella maniera più clamorosa: imbrigliato in caso dal derelitto Sassuolo, mai andato a punti fino a ieri sera. Finisce 1-1, con (molti) demeriti campani e (altrettanto molti) meriti ospiti. A Di Francesco basta presentare per la prima volta i tre centrali, con una squadra più compatta, per togliere fiato all’avversario. La rete in apertura di Dzemaili illude i campani, puniti subito dopo da una splendida girata di Zaza. Un eccesso di sicurezza e un senso di superiorità controbattuti da sudore e fatica altrui. Benitez, con tutta la squadra, dovrà interrogarsi sul senso di questa partita. I troppi complimenti avevano illuso, il cammino da percorrere su ogni fronte è ancora lungo. Resta così da sola la Roma che – lei sì – ottiene un risultato mai visto quanto a serie iniziali. La vetta in solitaria mancava da tre anni e mezzo, arriva grazie al 2-0 in casa della Sampdoria, nonostante ci fosse in panchina Delio Rossi, abituale bestia nera per i giallorossi. La bravura della Roma è stata, come non avvenuto per il Napoli, quella di non sottovalutare un’avversaria altrettanto in crisi come il Sassuolo. I blucerchiati hanno giocato, la squadra di Garcia ha controbattuto e ha saputo colpire nel momento meno aspettato. E, per questo, più decisivo. Particolare non da poco: sono ormai dodici le reti realizzate nella ripresa, segnale non solo di condizione atletica eccellente ma anche di capacità di non perdere il filo della concentrazione. Anche la Juventus esce da una situazione complicata in casa del Chievo, e non solo per lo svantaggio. Ci sono voluti carattere e un errore benevolo da parte dell’assistente per venirne fuori, ma questa prova e certi malumori (vedi caso Pirlo) sono particolari da non sottovalutare. Come Conte ha già fatto in settimana e farà nei prossimi giorni. Juventus che, comunque, aggancia il Napoli e attende di vedere chi tra Inter e Fiorentina stasera saprà issarsi a quota 13. Prosegue l’imbarazzante campionato del Milan. Partita di cuore ma anche di erroracci a Bologna, con un’altra rimonta nel finale. Un segnale importante, se si pensa a quanto i rossoneri stavano per fare anche con il Napoli, ma la vicenda Kakà e le distrazioni dietro continuano martellanti a interrogare sul mercato. E resta la convinzione che sarebbe servito qualche volto nuovo in difesa.