Un duello a distanza senza soluzione di continuità: la Roma che vince la domenica (o il sabato) e che tenta di mettere pressioni sulla Juventus, obbligata al posticipo del lunedì causa Europa League. E’ capitato due turni fa, è ricapitato nell’ultimo. I giallorossi battono tre colpi ai danni dell’Atalanta, privi dello squalificato Destro ma in possesso di un’identità tattica che li fa andare oltre la contingenza della assenze. E’ arrivata così la settima vittoria consecutiva, che tiene i bianconeri distanti cinque punti (e con la segreta speranza di un aiuto da parte dell’Udinese…). Squadra in salute, quella di Rudi Garcia. Non lo dicono le sette vittorie consecutive, ma anche il fatto che in tutte queste gare la Roma abbia segnato sempre almeno due gol e con nove giocatori differenti, a conferma della ricerca della fase offensiva rispetto a una più speculativa. L’impresa è complicata, ma i giallorossi meritano comunque un plauso fin da ora per l’atteggiamento.

E a tenere desta l’attenzione c’è anche la zona Europa League divenuta in questa fase della stagione, come accaduto spesso in passato, importantissima per indicare un obiettivo a chi ha già fallito su tutti gli altri fronti possibili e immaginabili. Un turno favorevole alle squadre che inseguivano più defilate, fino a ieri: balzo in classifica per Torino e Milan, ora a meno tre rispetto al Parma. I granata lo hanno fatto con una rimonta incredibile nei minuti di recupero a danno del Genoa. Ma avere davanti la coppia Immobile-Cerci fa passare tutto in secondo piano, anche le fatiche. Entrambi sono andati a segno e sono 19 gol per il centravanti – da solo in vetta alla classifica dei marcatori – e 13 per il laterale riciclato come seconda punta (e sarebbe interessante ascoltare oggi quanti sostenevano l’errore di Ventura in questo accorgimento tattico). Un duo talmente affiatato da realizzare all’Olimpico reti pressoché identiche ai danni di Perin. Vittoria comunque faticata per il Torino, come lo è stata quella del Milan sul Catania. E’ stata necessaria una invenzione di Montolivo (che secondo alcuni non avrebbe neppure dovuto giocare) per abbattere la resistenza del Catania, quasi retrocesso ma per nulla arrendevole. Per i rossoneri si tratta della terza vittoria consecutiva, una serie avviata da quando Adriano Galliani ha deciso di stare vicino alla squadra anche fisicamente. E non può essere un caso. Torino e Milan approfittano delle cadute delle dirette avversarie: oltre i loro demeriti quelle della Lazio e del Verona, giusta quella dell’Atalnta. La zona Europa League ha diramato così parecchi inviti. Sul fondo si fa invece complicata la situazione di Livorno e Sassuolo, incapaci di fare propri (e in casa) gli scontri diretti con Chievo e Cagliari. Imbarazzante la sconfitta dei toscani, poco convincente la prova degli emiliani. E se il Bologna avesse vinto il derby con il Parma, oggi la classifica sarebbe stata quasi drammatica. Chiusura con Sampdoria-Inter.

O meglio: con Icardi-Lopez. Il primo ha vinto nettamente il confronto sul campo, dopo aver vinto anche quello del cuore per Wanda Nara. Ora dovremmo godere di un po’ di pace, dopo aver subito per una settimana profluvi di foto e presunte rivelazioni sulla storia di amori e tradimenti più popolare nel mondo del calcio. O, almeno, è la speranza che si nutre…