La Roma ci prova, vedremo come andrà a finire. Prova a mettere pressioni sulla Juventus, portandosi a meno cinque in classifica e attendendo l’esito del posticipo dei bianconeri con il Livorno, in un calendario sempre più fastidiosamente frammentato in nome di televisioni ed esigenze europee. La squadra di Rudi Garcia vuole dare un senso alla fase finale del campionato, forte di sei vittorie consecutive e dell’esaltazione che accompagna sempre il cammino di chi insegue, nella speranza di giungere a uno sbocco positivo. Ancora una volta il protagonista è Mattia Destro, autore di una tripletta con cui ha massimizzato le occasioni (tre) avute su un campo sempre ostico per i colori giallorossi come quello di Cagliari. Siamo a quorta sette nelle ultime sei partite, un periodo che lo consacra ai massimi livelli, dopo i timori legati alla gestione dell’infortunio, e che lo lancia in uno spettacolare duello per un posto nell’Italia al Mondiale. Il suo rivale più diretto è Ciro Immobile, andato a sua volta a segno con la rete decisiva per il Torino a Catania: per lui 18 gol finora, miglior marcatore del campionato in coabitazione con Carlos Tevez, che però deve ancora giocare. Ma se Cesare Prandelli vorrà dare un’occhiata anche al vecchio che avanza, allora Luca Toni è tutt’altro che da disdegnare: a quasi 37 anni sta vivendo una seconda giovinezza a Verona, 16 reti non le segnava dal 2007, con la Fiorentina.
Lasciando i singoli, occorre segnare l’ennesima battuta di arresto del Napoli. Cade a Parma per demeriti propri e per desiderio di un’avversaria che voleva ripartire, dopo le cadute seguite ai tanti applausi. Prestazione in chiaroscuro, quella dei campani, che forse si sono persi troppo nelle polemiche in settimana per restare concentrati sull’evento. E che ci sia qualche nervosismo di troppo lo ribadiscono i nuovi gesti stizziti di Higuain al cambio e il parapiglia tra De Laurentiis e alcuni tifosi a fine gara. L’unica consolazione per il Napoli è un terzo posto pressoché sicuro, malgrado la Fiorentina provi a rientrare. Torna a farsi vivace la lotta per l’Europa League perché, oltre al Parma, riparte anche il Torino, come detto, mentre Lazio e Verona non mollano. Deve cominciare a stare attenta l’imbarazzante Inter di questo periodo, che ha pure imparato come l’equazione rigore-gol non sempre sia esatta.
Sul fondo si risveglia il Bologna e segna un bel colpo ilSassuolo passando sul campo dell’Atalanta, la squadra più convincente del momento. Catania e Cagliarine approfittano invece per cambiare allenatore. In Sicilia cacciano nuovamente Maran e non se capisce il motivo, vista una classifica ormai disperata. In Sardegna iniziano ad aver paura e Cellino festeggia lo sbloccarsi della vicenda Leeds allontanando Lopez. E il licenziamento del tecnico uruguaiano stavolta è vero.