A metà novembre sono state annunciate le band che apriranno i concerti di Bruce Springsteen in Italia. Per la data sold out del 25 luglio 2023 al Prato della Gerascia dell’Autodromo di Monza sono stati scelti la cantautrice e polistrumentista Tash Sultana e i Teskey Brothers, curiosamente entrambi di Melbourne. I primi ad esibirsi nel pomeriggio saranno i Teskey Brothers, una delle novità più interessanti offerte dal panorama musicale in questi ultimi anni. Poterli vedere in occasione del concerto del Boss, per gli impavidi che affronteranno il caldo estivo (Only the Strong Survive…), è la ciliegina che la Barley Arts di Claudio Trotta ha messo sulla torta. Per chi non li conoscesse suggerisco l’ascolto di Live at the Forum un ottimo biglietto da visita della band in cui si può apprezzare come i fratelli Teskey hanno saputo riportare d’attualità il suono della Motown combinando al meglio soul e blues: un sound d’altri tempi che nessuno si aspetta possa provenire dalla lontana Australia. Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Josh Teskey, fratello maggiore e co-fondatore della band.



Ciao Josh, chi sono i Teskey Brothers?

I Teskey Brothers di fatto sono composti da me e da mio fratello Sam. Suoniamo insieme da sempre, nostro padre è un musicista pertanto abbiamo sempre avuto un sacco di strumenti in giro per casa. Abbiamo creato la band intorno al 2008 e finora abbiamo realizzato due album con uno in arrivo previsto per il 2023.



Le radici della vostra musica partono dal soul di Otis Redding e di Wilson Pickett ma siete stati capaci di darne una interpretazione in chiave moderna. Da dove arriva la vostra musica?

La nostra fonte di ispirazione sono i grandi del blues e della musica soul: Otis Redding, Donny Hathaway, BB King, Sly Stone. Più recentemente ci siamo rifatti anche ai grandi della musica country. Senza poi dimenticare Neil Young che è una grande influenza per mio fratello Sam.

Credi che ci sia un ritorno alla musica soul?

La bellezza della musica soul è che è per tutte le età. Non ti saprei direi se c’è un vero e proprio trend di mercato, ma questo genere è in giro da un sacco di tempo e continuerà ad esserci in varie forme per sempre. È semplicemente dell’ottima musica! Apprezziamo molto gli artisti contemporanei come Nathaniel Rateliff, Allen Stone e Lucinda Williams.



Nei testi parlate spesso di dolore e sofferenza eppure non si arriva mai alla disperazione, è come se la vostra intenzione sia di far emergere l’aspetto lucente del soul. Mi sbaglio?

È bello ascoltare le diverse interpretazioni, sentiamo dire da un sacco di gente che la nostra musica li aiuta ad attraversare dei momenti difficili della loro vita, quindi è vero, per forza deve esserci della speranza sepolta da qualche parte in tutta quella tristezza. Credo che il concetto di “andare avanti” o di “superare un momento difficile” sia un tema comune nella nostra musica.

Ascoltando Live at the Forum la vostra dimensione sembra proprio essere quella dal vivo.

Amiamo davvero tanto esibirci dal vivo. Nutrirsi dell’energia del pubblico è un processo magico. Quando in sala si instaura un’atmosfera particolare si può essere tutti trasportati in posti fantastici. Per questo motivo ogni spettacolo è diverso.

Siete dei fan di Bruce Springsteen?

Ovviamente.

Avete un’idea del perché il Boss vi abbia scelto per la data di Monza? A mio avviso il suo ultimo disco Only the strong survive si combina bene con la vostra musica.

Siamo onorati che ci sia stato proposto di suonare in questo show. Bruce ha sempre avuto del soul e del blues nella sua musica in tutta la carriera, non solo in questo album di cover. Amiamo il modo in cui usa i fiati nel mixaggio, adottiamo modalità simili nei nostri live.

Stando alla scaletta che è circolata sembra che voi suoniate alle 16.30. Per essere un 25 luglio immagino possa essere caldino qua da noi… ma immagino voi siate abituati a queste temperature in Australia! Avete mai suonato davanti a centomila persone?

Allora suderemo non solo per il caldo ma anche per la tensione. È in assoluto il pubblico più vasto di sempre per noi! Tanta Paura.

È la prima volta che venite in Italia?

Ho fatto un viaggio con la mia compagna durante le vacanze un paio di anni ma non abbiamo mai suonato in Italia prima. Non vediamo l’ora di esibirci e di mangiare dell’ottimo gelato!