E’ una mappa choc quella che è stata pubblicata nelle scorse ore online, e che mostra chi siano i proprietari di Tesla negli Stati Uniti. Una vera e propria caccia alle streghe quella che si sta diffondendo negli ultimi mesi oltre oceano (e non solo), con l’obiettivo di andare a colpire tutti coloro che acquistano Tesla. Il motivo? Danneggiare indirettamente Elon Musk andando quindi a rovinare le vetture dei proprietari, un episodio ovviamente gravissimo.
Le proteste sono all’ordine del giorno nel territorio nordamericano, fra chi lancia delle molotov, delle bombe incendiarie, contro le concessionarie Tesla, chi invece cerca di protestare in maniera pacifica esponendo cartelloni o gridando degli slogan anti Tesla, e c’è persino chi ha sparato contro uno showroom della nota marca di automobili Made in Usa.
Una serie di episodi gravissimi che sono esplosi anche online, con la pubblicazione di questa mappa che lascia basiti. Obiettivo, agevolare atti vandalici nei confronti delle Tesla che circolano sul suolo americano, ma anche intimidazioni verso i loro proprietari. Il sito, Dogequest, riporta la mappa degli Stati Uniti con tanti simboli, e su ognuno si possono trovare il nome, il telefono e l’indirizzo, corrispondenti al proprietario di una Tesla o comunque che abbiano qualche legame con la stessa azienda o con il DOGE, il dipartimento dell’efficienza governativa, presieduto appunto da Elon Musk.
TESLA, MAPPA INDIRIZZI ONLINE: IL CURSORE CON LA MOLOTOV
A rendere il tutto più inquietante, il fatto che si possa navigare sulla mappa di Tesla attraverso un cursore che non è rappresentato da una classica freccia bianca o da una manina, bensì da una bottiglia incendiaria, a rappresentare appunto le molotov di cui sopra. E’ quindi un chiaro invito a danneggiare Tesla e i proprietari, un episodio gravissimo assolutamente da censurare. Questa pratica, ricorda il Corriere della Sera, si definisce doxxing, ovvero, la condivisione online di dati personali, senza il consenso della stessa persona, spesso e volentieri con un fine intimidatorio.
La mappa di Dogequest non è ovviamente completa, non presenta tutti i possessori di Tesla, ma mostra comunque 1.600 indirizzi, informazioni che in mano ad una persona folle rappresentano una bomba esplosiva. Tra l’altro, al di là di possibili atti intimidatori, queste informazioni possono essere utilizzate in molti altri modi, decisamente dannosi per gli stessi soggetti ignari di tutto.
Fa sorridere (ma anche rabbia), il fatto che i proprietari di Dogequest prendano le distanze da qualsiasi atto vandalico contro Tesla, precisando che la mappa non incoraggia alcuna azione, per poi citare il No Trace Progect, che è un sito dove vengono elencati gli strumenti che aiutano ribelli e anarchici ad agire senza essere scoperti.
TESLA, MAPPA INDIRIZZI ONLINE “E’ TERRORISMO INTERNO”
Per 404 Media, la testata che per prima ha pubblicato questa mappa, gli indirizzi pubblicati, almeno quelli di alcuni proprietari Tesla, sarebbero stati verificati, ma vi sarebbero delle informazioni non corrette. In ogni caso Dogequest, non contento, rincara la dose precisando che, consci che il portale potrebbe essere a breve bannato e bloccato, è stato progettato di modo che sia facilmente duplicabile, di conseguenza una volta eliminato da una parte comparirà subito online altrove.
Pam Bondi, procuratrice generale degli Stati Uniti, ha definito la pubblicazione di questa mappa un atto di “terrorismo interno”, parole che sono state poi rilanciate anche da Elon Musk attraverso la sua pagina X.com, citando appunto Dogequest.
La mappa al momento risulta essere oscurata, ma come detto sopra la duplicazione è estremamente semplice di conseguenza è probabile che a breve ricompaia da qualche altra parte o che comunque le informazioni siano state già condivise migliaia di volte. Ricordiamo che gli atti vandalici contro Tesla non riguardano soltanto gli Stati Uniti ma anche l’Europa e di recente anche a Milano un gruppo di AntiFa è stato immortalato mentre vandalizzata una Tesla parcheggiata in strada.