Torna nell’occhio del ciclone Tesla, l’azienda di auto elettriche di proprietà di Elon Musk, e questa volta per i sospetti circa la creazione di un team ad hoc per scansare i reclami. A riportarlo è stamane il Times citando l’agenzia Reuters, che racconta di una situazione che se confermata sarebbe alquanto grave, visto che i dipendenti avrebbero ricevuto addirittura incentivi per deviare gli appuntamenti. Stando a quanto emerso si parla di squilli di telefono silenziati, applausi a chi riusciva ad evitare i clienti, un team che “chiudeva” centinaia di casi di reclami ogni settimana. Una strategia che l’azienda ha deciso di utilizzare per affrontare le migliaia di proteste da parte dei clienti per via di alcuni problemi inerenti ad esempio l’autonomia dei veicoli.



Stando a quanto spiegato da una fonte a Reuters sembra che i numeri comunicata da Tesla in merito alla durata della batteria dopo una ricarica sarebbero diversi rispetto a quelli reali, ma è logico pensare che nella realtà, sulle strade di tutti i giorni, le autonomie sono effettivamente ben differenti e variano a seconda di temperature esterne, traffico, velocità e via discorrendo. In ogni caso Tesla avrebbe deciso di “rimbalzare” i reclami e ogni volta che un cliente venivano “ignorato” l’azienda risparmiava circa 1.000 dollari.



TESLA, TEAM AD HOC PER SCANSARE I RECLAMI: MUSK NON RISPONDE

L’obiettivo, oltre che economico e ovviamente di pubblicità, era anche quello di alleggerire i centri assistenza, che hanno dovuto affrontare lunghe liste di attesa per gli appuntamenti, rallentando quindi il servizio e infastidendo gli automobilisti che chiedevano di intervenire invece in tempi brevi.

L’agenzia Reuters ha fatto sapere di aver contattato direttamente Tesla nonché il CEO Elon Musk, ma entrambi hanno deciso di non rispondere alle domande dei giornalisti, dribblando quindi l’argomento. Chissà che a breve tale vicenda non venga definitivamente chiarita in ogni caso va detto che più volte, soprattutto nel 2023, sono scattate numerose accuse nei confronti dell’azienda americana, ma nel contempo la stessa ha aumentato le vendite con la Tesla Model Y auto più venduta in Europa in questi prima metà dell’anno.