Ex dipendenti di Tesla rivelano come sia stato facile riuscire a violare la privacy dei clienti ed avere accesso ai video privati registrati dalle telecamere automatiche installate sui veicoli. L’inchiesta pubblicata dall’agenzia Reuters, mostra che esisteva un vero e proprio gruppo di condivisione tra impiegati nel quale non solo venivano diffuse le immagini, a volte anche intime, degli automobilisti ma anche commentate con frasi del tipo “Mi chiedo cosa succederebbe se i clienti sapessero che li stiamo spiando“. Ora il gruppo è sotto accusa per violazione della privacy, Elon Musk ha dichiarato che “le telecamere a veicolo spento potrebbero essere disattivate entro il 2023“.
Ma la decisione non è stata presa a causa di questa denuncia, perchè al momento il gruppo non si è ancora espresso ufficialmente in merito. Il sistema però dovrà essere cambiato, garantendo una maggiore sicurezza sulla protezione dati, e soprattutto avvertendo chi si avvicina che è in corso una registrazione. Uno dei principi fondamentali del meccanismo doveva infatti essere quello di “raccogliere dati ma senza identificare le persone garantendo il totale anonimato“. Ma come dimostrano i fatti, così non è stato.
Dipendenti Tesla sotto inchiesta: accesso a video privati degli automobilisti
Dall’inchiesta sui nove dipendenti Tesla, che non hanno mai nascosto il fatto di poter accedere con tranquillità ai video registrati in tempo reale dalle telecamere poste sulle automobili, emergono anche particolari sul gruppo di condivisione che si era creato. Gli impiegati si scambiavano tra loro le immagini considerate più divertenti e le commentavano. Compresi anche alcuni momenti intimi degli utenti.
Potevano infatti in ogni momento visualizzare le registrazioni riprese in luoghi privati come garages e parcheggi interni alle abitazioni, anche mentre il veicolo era in carica. Così un ex dipendente ha ammesso di aver visto un cliente avvicinarsi all’auto completamente nudo, un altro invece ha affermato di “Aver visto cose molto imbarazzanti, comprese liti ed incidenti” sottolineando anche che “Non acquisterò mai una Tesla, ci tengo alla mia privacy“.