L’assessore al Welfare della Lombardia Guido Bertolaso ha lanciato l’idea di istituire una tessera sanitaria a punti per premiare i cittadini che scelgono di condurre uno stile di vita sano, puntando sulla prevenzione per le malattie, piuttosto che sul ricorso alla sanità pubblica solo per le cure. Punto, quello sulla prevenzione, centrale nella politica sanitaria adottata dall’assessore, che vi vede (correttamente) un modo per ridurre i costi della sanità, evitando costosi interventi.
L’annuncio da parte dell’assessore Bertolaso sulla tessera sanitaria a punti è stato fatto in calce al Forum Sanità di Forza Italia che si sta tenendo a Milano in queste ore, al quale è presente anche il segretario nazionale del partito, Antonio Tajani. “Siamo in una fase iniziale”, ha spiegato ai giornalisti l’assessore, “perché sapendo bene quello che succederà tra 5, 10, 15 anni credo che non bisogna essere miopi e lavorare solamente nel quotidiano, che comunque è fondamentale, ma anche nel medio termine, se vogliamo rendere davvero un servizio concreto a tutti i nostri cittadini”. Medio termine che, per Bertolaso, “significa fare molta più prevenzione“, istituendo, tra le altre cose, anche la tessera sanitaria a punti.
Cos’è e come funziona la tessera sanitaria a punti di Bertolaso
La tessera sanitaria a punti, ci tiene a precisare Bertolaso, è solamente un’idea per ora embrionale, sulla quale bisogna ancora fare le necessarie valutazione. “Un’idea”, spiega, “che dobbiamo portare avanti, studiarla e vedere se è praticabile”, ma di certo è già un ottimo punto di partenza. L’Obiettivo, appunto, sarebbe quello del rilancio della prevenzione e degli stili di vita corretti e sani, che possono ridurre l’incidenza di moltissime malattie anche gravi.
Bertolaso, infatti, spiega che la tessera sanitaria a punti premierebbe coloro che “portano avanti uno stile di vita il più possibile corretto e il più salutare possibile” e che fanno “gli screening contro il tumore al seno, o contro il cancro alla prostata, i tumori del colon, le malattie prevenibili”, con una serie di “incentivi, che possono essere diverse modalità di premialità“. Queste ultime non sono ancora state definite e non ci sono particolari ipotesi in merito, ma sicuramente l’idea della tessera sanitaria a punti di Bertolaso sarà sviluppata e, se fattibile, implementata. Chiudendo il discorso sugli screening, l’assessore ci tiene a ricordare che “oggi sono ampiamente sotto il 50% per le persone che ne hanno diritto”, mentre l’obiettivo lombardo è quello di “arrivare al 100%”.