I comuni test anti droga che si basano sulla saliva potrebbero scattare anche in caso il soggetto che vi si sottopone ha assunto alcuni tipi di farmaci, anche piuttosto comuni. Una questione che potrebbe sembrare irrilevante per la maggior parte della popolazione, ma che assume dei contorni piuttosto complicati se si considera il nuovo aggiornamento al Codice della strada approvato ieri in sede del Consiglio dei Ministri.
Infatti, secondo la proposta approvata dal CdM, in caso un test anti droga salivare svolto su di un guidatore risultasse positivo, questi rischierebbe di finire davanti ad un giudice penale che potrebbe condannarlo ad un minimo di 1.500 euro di ammenda, oltre alla reclusione per 6 mesi e alla sospensione della patente di guida per un anno, decurtata di 10 punti. Attualmente, invece, non basta che risulti positivo l’eventuale test anti droga salivare, ma occorre anche sottoporre il soggetto presunto drogato ad una visita medica specialistica che ne accerti l’effettivo stato di alterazione, certificando anche che quest’ultimo è dovuto all’assunzione di sostanze stupefacenti.
I test anti droga e la “trappola” dei farmaci comuni
Insomma, d’ora in poi basterà la positività al test anti droga affinché il soggetto alla guida incappi in tutte le pene elencante prima, senza visita medica. Tuttavia, secondo quanto sottolinea il Sole 24 Ore, ci sarebbero alcune problematiche, perché sono parecchi i farmaci comuni che fanno scattare la positività, pur non alterando le capacità psicoattive di chi li assume, tra i quali anche il metadone utilizzato nel trattamento dei tossicodipendenti. Non solo, perché anche chi è stato vicino a qualcuno che ha fumato cannabis potrebbe risultare positivo.
Non sempre, inoltre, è semplice individuare se la positività al test anti droga sia dovuta ai farmaci, mentre l’assenza della visita medica renderebbe pressoché impossibile definirlo. Una soluzione, avverte il Sole 24 Ore, ci sarebbe, come indicato nella ricerca intitolata “Accertamento della guida in stato di alterazione psico-fisica: stato dell’arte e possibili prospettive”, la quale ha individuato 26 sostanze (tra droghe e farmaci) che fanno scattare la positività al test anti droga, dividendole in determinati valori di riferimento. Implementando questi valori nella norma del Codice stradale si potrebbero evitare gli errori e le incriminazioni ingiuste.