Test anticorpali, ci siamo quasi: presto saranno messi in commercio gli esami sierologici per rilevare la presenza di anticorpi nei pazienti positivi al coronavirus. Come vi abbiamo raccontato, i test partiranno prossimamente in Lombardia grazie al grande lavoro dei ricercatori del Policlinico San Matteo di Pavia, che ci hanno lavorato per più di un mese. Come spiegato da Vanity Fair, entro fine aprile sarà possibile effettuare uno screening sulla popolazione, ma come funzionano questi test anticorpali? Carlo Nicora, direttore generale del San Matteo, ha spiegato che sono eseguiti a partire dal sangue e misurano la presenza di anticorpi, che si formano in tempi e quantità diversi. Il dottore ha evidenziato che «nelle fasi iniziali della malattia (incubazione di 0-14 gg e nella fase dei sintomi cioè malattia in atto) i test sierologici non sostituiscono i Tamponi nasali che certificano se una persona è infetta e contagiosa». I test sierologici si dividono in test quantitativi e qualitativi: i primi indicano se una persona è entrata a contatto con il Sars-Cov-2, mentre i secondi misurano la quantità di anticorpi presenti nel sangue. Per quanto riguarda l’esame, «funziona come un normale prelievo ematico effettuabile in qualsiasi punto prelievo degli ospedali o dei laboratori autorizzati».



TEST ANTICORPALI, ECCO COME FUNZIONANO GLI ESAMI SIEROLOGICI

Nella lunga intervista rilasciata a Vanity Fair, il dottor Carlo Nicora ha spiegato: «La validazione di un test, verificando specificità e sensibilità, permette a qualsiasi azienda di poter presentare istanza per ottenere marchio Ce e Fda (quello americano) per la distribuzione su scala globale e quindi venir riconosciuta dal Ministero della Salute Italiano. Nel test in esame sicurezza molto alta». Ai microfoni di Piazzapulita, invece, l’immunologo del Policlinico Umberto I Francesco Le Foche aveva sottolineato: «Per rilevare un virus c’è un test diretto e un test indiretto, i test anticorpali sono test indiretti. Quando entra un virus all’interno del nostro organismo, il nostro sistema immunitario crea gli anticorpi, lascia una traccia sul sistema. Il primo anticorpo che viene prodotto è di tipo IGM, che è nella fase acuta della malattia. Normalmente si associa a un tampone positivo, questo anticorpo può essere sviluppato dal 7° al 15° fino al 20° giorno. Poi gli anticorpi che sono di protezione, che oggi non sappiamo se sono effettivamente di protezione: per saperlo dobbiamo sviluppare il test della neutralizzazione virale».

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