Scoprire un tumore in fase embrionale e privo di sintomi per mezzo di un test del sangue: si può? La speranza, al momento, c’è, come dimostrano i progressi illustrati da uno studio presentato a Parigi da un gruppo di scienziati americani. I ricercatori, infatti, hanno sviluppato un test del sangue in grado di riconoscere con precisione oltre 50 tipi di tumore e identificare in quale tessuto esso abbia origine.



A commentare la notizia è stato Antonio Russo, ordinario di Oncologia Medica all’Università di Palermo e membro del consiglio direttivo dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), intervenuto ai microfoni del “Corriere della Sera”: “La messa a punto di test del sangue che scoprono i tumori prima che diano sintomi o che siano visibili con gli esami oggi disponibili è oggetto di studio in centinaia di ricerche in tutto il mondo, finanziate anche da Bill Gates e Jeff Bezos. Il test che utilizza il sangue come surrogato del tessuto neoplastico prima ancora della diagnosi stessa di tumore può definirsi come un vero e proprio esempio di biopsia liquida in pazienti apparentemente sani. E la biopsia liquida è una metodica promettente che è già in uso per monitorare l’evoluzione della malattia e adeguare le cure, ma per ora non basta per arrivare a una diagnosi”.



TEST DEL SANGUE PER DIAGNOSTICARE PRECOCEMENTE UN TUMORE? LO STUDIO E I PROGRESSI

Lo studio relativo al test del sangue per diagnosticare in maniera precoce un tumore ha analizzato il DNA libero circolante nei campioni di sangue prelevati da 6.621 persone, tutte ultra50enni e senza una diagnosi di cancro. Come ha spiegato Russo ancora sulle colonne del “CorSera”, il test si è rivelato in grado di identificare un “segnale cancerogeno nell’1,4% dei partecipanti e, tra questi con esito dell’esame positivo, la diagnosi oncologica è stata successivamente confermata in circa il 40% dei casi. Delle 6.290 persone sane, il 99,1% ha effettivamente ricevuto un responso negativo al test. Lo studio dimostra per la prima volta come mediante questa analisi la diagnosi oncologica precoce sia fattibile e sicura, sia da un punto di vista tecnico che clinico”.



A giudizio dell’esperto, il lavoro di ricerca presentato al convegno Esmo 2022 di Parigi dagli oncologi statunitensi è “un nuovo importante passo avanti, perché il test oggetto della sperimentazione ha dimostrato una buona accuratezza nello scoprire il cancro in chi lo aveva e un’elevata specificità per le persone sane. I falsi positivi, che richiedono poi lunghe e costose ulteriori indagini, sono stati pochi”.