Alcuni studenti, mentre stanno frequentando l’ultimo anno delle scuole superiori, per paura di perdere un anno all’università o di avere tempi troppo ristretti, alla già impegnativa mole di studio che caratterizza l’anno scolastico si vanno ad aggiungere anche la preparazione al test d’ingresso alla facoltà d’interesse. Immaginabile quindi la possibilità di pregiudicare l’uno o l’altro percorso. Ed è quanto è successo ad uno studente in provincia di Trento, che è riuscito a superare brillantemente i Tolc finalizzati alla verifica delle conoscenze iniziali richieste per affrontare con successo gli studi in una determinata area. È stato però bocciato alla maturità. Da lì, come apprendiamo dal Sole 24 Ore, è partita una vicenda giudiziaria che si è conclusa col Tar Trento che ha contraddetto le ragioni addotte dallo studente ricorrente.
Il ragazzo in questione aveva sostenuto e superato i Tolc addirittura in inglese e piazzandosi tra i primi 30 ammessi. I risultati sembravano quindi attestare le capacità e la preparazione dello studente, che però evidentemente non è riuscito far coincidere un’altrettanto brillante resa in sede di esame di stato. La bocciatura che ne è seguita non è stata però accettata di buon grado dallo studente che ha impugnato il provvedimento.
“STUDENTE INCORSO IN CORTO CIRCUITO”
A seguito del ricorso proposto, in prima battuta lo studente non era stato ammesso alla maturità, poi, a seguito di istanza cautelare al giudice, era riuscito ad essere ammesso agli esami. Tuttavia il giudizio del Consiglio di classe prima, della Commissione d’esame poi è stata d’insufficienza: prima era stato quindi giudicato ‘non ammesso’, poi ‘non diplomato’. Il tutto con buona pace delle contestazioni relative all’avvenuto superamento dei test d’ingresso.
Nel prosieguo dell’iter giudiziario si è così infine pronunciato in maniera definitiva il Tar Trento con la sentenza n.137/2023, con cui, come riportato dal Sole 24 Ore, ha statuito che è legittima la non ammissione alla maturità o la bocciatura agli esami di Stato dello studente che invece ha superato il test d’ingresso all’università. Tra le due ‘procedure’ infatti non esisterebbe alcuna correlazione. A prescindere della dubbiosa selezione meritocratica dei Tolc, in cui lo studente si era ritrovato materie che nel percorso scolastico lo avevano portato ad un voto passato dal 5 al 4, a giudizio del Tribunale lo studente è in ogni caso incorso in un vero e proprio ‘corto circuito’ indotto dallo studio contemporaneo e disorganico delle materie dell’ultimo anno scolastico e delle materie di studio finalizzate al Tolc.