Un curioso test dell’equilibrio permette di capire se avrai possibilità o meno di morire entro i prossimi 10 anni. No, non è un quiz circolante sul web e sui social, ma il risultato di uno studio pubblicato sul prestigioso BMJ – British Journal of Sports Medicine, e condotto dai ricercatori della Clinimex Medicina do Exercicio, Rio de Janeiro, in Brasile, citato a sua volta dai colleghi de Il Fatto Quotidiano. La mancanza di equilibrio viene collegata per la prima volta al rischio di mortalità, infatti, stando agli studiosi, l’incapacità di stare su una gamba sola, sia in adulti che anziani, per almeno dieci secondi, è associato ad un rischio quasi il doppio di morte entro dieci anni.



La ricerca è stata così dettagliata ed elaborata che secondo i ricercatori non è da escludere che questo test dell’equilibrio possa essere incluso nei controlli sanitari di routine per gli anziani nei prossimi anni. Allo studio hanno partecipato 1702 persone di età compresa fra 51 e 75 anni al primo controllo, fra il febbraio del 2009 e il dicembre del 2020, e circa due terzi di essi erano uomini. Ne è stato rilevato il peso e lo spessore della plica cutanea più il girovita, nonché forniti alcuni dettagli sull’anamnesi. A quel punto è stato chiesto ai partecipanti di restare su una gamba sola per dieci secondi senza alcun supporto, posizionando la parte anteriore del piede libero sul retro della parte inferiore della gamba opposta, tenendo le braccia lungo i fianchi e lo sguardo fisso in avanti.



TEST EQUILIBRIO GAMBA SOLA: “FEEDBACK RAPIDO E OBIETTIVO PER IL PAZIENTE”

Le persone che hanno partecipato al test potevano effettuare fino ad un massimo di tre tentativi su entrambi i piedi e alla fine una persona su cinque non ha superato il test. Ovviamente i risultati sono peggiorati con il progredire dell’età, raddoppiando ogni cinque anni: il 54 per cento della fascia 71-75 anni non ha completato il test, ma in generale coloro che hanno fallito il test avevano una salute peggiore degli altri, come ad esempio obesi, malattie cardiache, grasso cattivo nel sangue e ipertensione.



Anche se trattasi di un test osservazionale, i ricercatori brasiliani sono convinti che lo stesso fornisce “un feedback rapido e obiettivo per il paziente e gli operatori sanitari ” e che il test “aggiunge informazioni utili sul rischio di mortalità negli uomini e nelle donne di mezza età e anziani”.