I test attualmente disponibili funzionano con le varianti Covid? Il dibattito spesso si concentra sull’efficacia dei vaccini, ma importante è anche quello dei tamponi. A tal proposito, l’Istituto superiore di sanità (Iss) ha provato a fare chiarezza con una nuova Faq nello speciale dedicato appunto alle varianti Covid. «In linea generale i test diagnostici attualmente in uso funzionano correttamente», d’altra parte si rimanda alle indicazioni diffuse nei giorni scorsi dal ministero della Salute in una circolare. Si raccomanda l’uso dei test molecolari che non sono esclusivamente basati sul gene S. «Si può ricorrere ai test antigenici, ma per le eventuali conferme sono necessari i test antigenici non rapidi (di laboratorio) o quelli rapidi con lettura in fluorescenza (cioè letti con apposite apparecchiature)», in quanto garantiscono alta specificità e sensibilità.
Per distinguere, invece, se una infezione è causata da una variante, serve un test specifico che si chiama “sequenziamento”, tramite cui determinare la composizione esatta del genoma del coronavirus. Non è però un’analisi a disposizione del pubblico, ma un test che viene eseguito solo in centri specializzati per motivi di sanità pubblica.
VARIANTI COVID, IN ARRIVO NUOVI “SUPER” TAMPONI
Intanto in farmacia arrivano nuovi tamponi anti-varianti, ma anche gli ospedali si stanno attrezzando. Visto che la mutazione del coronavirus era stata prevista, scienziati e tecnici hanno lavorato ad un “super” tampone che può rilevare anche la variante sudafricana, oltre a quella inglese. Il costo di questo test nel Lazio è di 22 euro, quello massimo fissato dalla Regione. «In ogni caso il campione deve essere inviato ai laboratori di virologia per essere sequenziato», precisa Andrea Cicconetti, presidente di Federfarma Roma, come riportato da Il Messaggero. Nel foglio illustrativo è scritto l’anticorpo del test può rilevare in modo affidabile le varianti di Sars-CoV-2 e riconoscere la proteina del gene. Questi tamponi, dunque, sono uno strumento importante per iniziare una valutazione. Le prime scorte sono state consegnate agli ospedali e nelle farmacie. Trattandosi di test antigenici rapidi, in caso di positività al Covid e alla variante, si procede poi con tampone molecolare e quindi con il sequenziamento. «Certo, questo tampone può fare la differenza per l’avvio dello screening», osserva Roberto Pennacchio, farmacista e presidente dell’ordine dei farmacisti.