Presto i risultati dei Test Invalsi a cui si sottopongono gli studenti al quinto delle superiori, pochi mesi prima della Maturità, potrebbero presto essere integrati nel Diploma all’interno del curriculum dello studente. Lo si apprende dal decreto legislativo 19 del 2 marzo 2024, già pubblicato in Gazzetta ufficiale, che all’articolo 14 prevede una lunga serie di modifiche legate al Pnrr “in coerenza con la riforma del sistema di orientamento”.
L’idea sarebbe quella di inserire i risultati dei Test Invalsi “in una specifica sezione” del curriculum che accompagna il diploma finale. Si tratta, concretamente, di un plico di documenti nel quale vengono dettagliatamente descritte tutte le attività scolastiche ed extra-scolastiche (sport, musica, volontariato) che lo studente ha svolto negli anni di studi, e che viene talvolta richiesto da datori di lavoro o università nel momento della selezione, specialmente se indecisi tra candidati piuttosto simili tra loro e che, magari, si sono diplomati con lo stesso voto. L’idea alla base, insomma, è quella, includendo una “forma sintetica” dei risultati dei Test Invalsi nel Diploma e nel curriculum, di restituire un’immagine ancora più dettagliata delle effettive conoscenze dello studente.
Perché associare Diploma e Test Invalsi: “Troppo 100 e lode al Sud”
L’idea di includere i Test Invalsi al Diploma, inoltre, risponde alla doppia esigenza di assottigliare le disparità valutative tra Nord e Sud. Dai dati più recenti (e, dunque, riferiti allo scorso anno), infatti, emerge che la maggior parte dei 100 e Lode (il 61%) alla Maturità sono stati assegnati nel Sud, con il picco in Calabria e Puglia (5,6% del totale dei diplomati). Differentemente, però, agli Invalsi il Sud sembra andare peggio, con appena il 3,1% degli studenti che raggiungono i livelli più alti di italiano e il 6,6% in matematica.
In altre parole, il disegno che emerge comparando i risultati del Diploma e quelli dei Test Invalsi è che, probabilmente, nel Sud le valutazioni sono, per così dire, più generose. In merito, tuttavia, bisogna anche tenere conto che i due esami valutano parametri diversi (da un lato le conoscenze base e, dall’altro, le conoscenze accademiche acquisite nell’ultimo anno di superiori) e che nessuno studente, concretamente, sarà obbligato ad esibire i risultati dei Test Invalsi con il Diploma. Si tratterà, infatti, di una libera scelta, ma che se rifiutata, potrebbe causare non pochi sospetti nel reclutatore.