Dopo le nuove modalità 2024 del test di Medicina decise venerdì scorso dalla ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, arriva una nuova pronuncia dal Tar. Come riporta il Sole 24 ore dopo la sentenza del 10 gennaio scorso che aveva dato ragione a un singolo ricorrente e annullato i test 2023, ieri il Tar Lazio ha emesso una nuova sentenza (la n. 3710/2024) sulla stessa vicenda, respingendo il ricorso collettivo proposto da 334 partecipanti al quiz dell’anno scorso (TOLC-Med 2023).
A sostegno dell‘inammissibilità i giudici hanno dichiarato che mancavano le “condizioni per proporre un gravame in forma collettiva“. In particolare, come si legge nella sentenza, “nella fattispecie in esame risulta sussistente tra i ricorrenti, al momento del passaggio in decisione della causa, una non conciliata situazione di conflitto di interesse”. E questo perché 8 ricorrenti nel frattempo hanno ottenuto un punteggio utile a entrare in graduatoria. Secondo il Tar il ricorso collettivo è “proponibile soltanto quando vi sia omogeneità delle posizioni soggettive fra gli interessi dei ricorrenti e identità di situazioni sostanziali e processuali”.
IL NUOVO TEST MEDICINA
Il decreto ufficiale del MUR stabilisce tutte le indicazioni principali per il test d’ingresso di Medicina 2024 che quest’anno tornerà ad essere in modalità cartacea. Il test si svolgerà in presenza nella sede scelta dal candidato in due date fisse: martedì 28 maggio e martedì 30 luglio 2024. I candidati potranno partecipare ad entrambe le date e i quesiti saranno estratti da una banca dati pubblica composta da circa 7.000 quesiti, completi di risposta esatta.
Più o meno metà delle domande sarà resa nota una ventina di giorni prima della prova di maggio e l’altra metà circa venti giorni prima della data di luglio. Il test sarà caratterizzato da 60 quesiti a risposta multipla con 5 opzioni ciascuno, a cui gli studenti dovranno rispondere in 100 minuti di tempo.