Sono stati due giorni di test MotoGp molto interessanti a Jerez de la Frontera, coi vari piloti impegnati a provare le moto in vista della stagione 2020. Due giornate condizionate dal maltempo, con la seconda che ha visto anche la pioggia scendere sul circuito spagnolo. Nella prima, più attendibile, Maverick Vinales e Fabio Quartararo su Yamaha hanno stabilito i migliori tempi, poi le Suzuki di Joan Mir e Alex Rins, sesto Marc Marquez, più lontano invece le Ducati di Danilo Petrucci e Andrea Dovizioso e ancora di più Valentino Rossi, solo quattordicesimo nonostante una Yamaha che con gli altri piloti sembra volare. Per tutti appuntamento a febbraio in Malesia, quando torneranno in pista con delle versioni più o meno definitive delle moto che useranno nel 2020. Per parlare di questi test MotoGp di Jerez abbiamo sentito Nico Cereghini. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Che giudizio dà di questi test MotoGp a Jerez? Diciamo che ci sono alcune moto più avanti che hanno ben figurato, poi vedremo in seguito come sarà l’evoluzione del lavoro nei prossimi test.


Vinales il più veloce, Quartararo secondo, merito dei piloti o della Yamaha? Si può dire che la Yamaha non aveva sfigurato già durante la stagione, gli è mancata però un po’ di potenza in corsa e su di questo dovrà lavorare.




Potrebbero essere proprio loro i principali avversari di Marquez per il Mondiale? Direi di sì, la possibilità c’è tutta e non escluderei naturalmente la Ducati che dovrà tuttavia migliorare nella ciclistica, renderla più agile anche per la guida di Dovizioso e di Petrucci.

Valentino Rossi invece ha ottenuto il 14° tempo, perché il Dottore non riesce a fare bene con la Yamaha? Valentino quest’anno ha fatto fatica un po’ sulle gomme, non si è trovato sempre bene con la moto. Potrà adattarsi nel modo migliore ai pezzi nuovi che la Yamaha inserirà, lavorare sulla moto in particolare sulla meccanica, magari in modo diverso rispetto alle sue esperienze passate.



La casa giapponese ormai punta di più su Vinales e Quartararo? No, credo che punti molto sull’esperienza di Valentino, sulla sua capacità di evoluzione della moto, poi sulla prestazione di Quartararo e Vinales. Si può però sottolineare che il Dottore la scorsa stagione era partito bene, ha fatto bene anche in alcune occasioni. È ancora un pilota che può raggiungere risultati importanti.

Marquez sesto, la Honda si è un po’ nascosta? Intanto c’è da dire che Marquez ha questo problema che lo costringe ad operarsi alla spalla. Poi ci sarà tempo per vedere gli ulteriori miglioramenti della Honda a febbraio.

Al terzo e quarto posto una grande Suzuki con Mir e Rins, potrà essere la sorpresa del prossimo Mondiale? Anche quest’anno la Suzuki è andata bene, magari sono stati i piloti che non hanno confermato lo stesso valore della moto giapponese.

Una Ducati non eccezionale con Petrucci nono e Dovizioso decimo, cosa non ha funzionato? Niente di particolare, perché Dovizioso non ha fatto certo male nella seconda giornata di test a Jerez.

Le gomme potrebbero essere poi il vero banco di prova per migliorare il rendimento? La Michelin sta lavorando molto sulle gomme, in particolare sull’anteriore. Purtroppo Dovizioso, Iannone e Rossi per il loro stile di guida sono penalizzati, un fatto che accomuna purtroppo proprio i piloti italiani. (Franco Vittadini)