Un test per distinguere il Covid dall’influenza. Potrebbe arrivare la prossima settimana e dare un contributo nella battaglia contro il coronavirus. «Sono test antigenici che ci consentono in tempi rapidissimi, tra i 15 e i 30 minuti, di sapere se il soggetto che si sottopone al test ha in corso un’attività virale da coronavirus o di tipo influenzale», ha dichiarato Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Istituto Spallanzani di Roma a “Buongiorno Benessere“, trasmissione di Rai 1 condotta da Vira Carbone. Si tratta di una svolta rilevante dal punto di vista della sanità pubblica, in quanto in modo rapido si può fare chiarezza su casi sospetti senza andare ad “appesantire” il sistema sanitario con i tamponi. Con un test che accerta rapidamente che un caso è di influenza, si evita di dover sottoporre la persona ad un tampone in un momento in cui la “macchina” sanitaria non riesce ad essere rapida a livello diagnostico. Dalla settimana prossima, dunque, cominceranno gli esperimenti. Comunque sui costi del test Vaia assicura che saranno molto contenuti, dai 4 ai 10 euro.



IN ARRIVO TEST PER DISTINGUERE COVID E INFLUENZA

Ma Francesco Vaia ha anche lanciato un messaggio di speranza. Ha invitato tutti a cambiare la nostra visione dei reparti di terapia intensiva, che spesso sono associati ad una sorta di anticamera della morte. «Dobbiamo provare a cambiare la versione sulle terapie intensive. È giusto e corretto affermare che dobbiamo potenziarle ma si dica anche che la terapia intensiva non è l’anticamera della fine della vita», ha dichiarato a Rai 1.Il direttore sanitario dell’Istituto Spallanzani di Roma ha ribadito che in terapia intensiva si guarisce. «Questa malattia dà un respiro corto ma non dobbiamo avere paura. Dobbiamo rimanere coesi e uniti. Si guarisce da questa malattia, ce la faremo», ha aggiunto Vaia. E ha fatto l’esempio di un prete di 50 anni arrivato in condizioni gravissime dall’Albania: era in fin di vita, ma è guarito e ora è a casa. E ha evidenziato la necessità di potenziare la sanità sul territorio in modo evitare affollamenti negli ospedali.

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