Nuova circolare del Ministero della Salute sui test antigenici rapidi alla luce delle varianti Covid. Quella inglese e quella brasiliana, che presentano delle mutazioni nella proteina spike, non dovrebbero causare problemi ai test antigenici, perché questi rilevano la proteina N. D’altra parte, si osserva che stanno emergendo mutazioni per questa proteina che vanno monitorate per valutare la possibile influenza sui test antigenici che la usano come bersaglio. Inoltre, i test molecolari che si basano sulla combinazione di geni virali target che comprendono il gene S possono essere utili per lo screening della variante inglese, perché alcuni test usati attualmente risultano negativi al gene S a causa della presenza nella variante di una delezione che porta alla non rilevazione di questo target.



Il Ministero della Salute nella circolare fa riferimento anche ai test antigenici rapidi usati solitamente come POCT: ora sono disponibili anche test da eseguire in laboratorio, che sono sovrapponibili per performance ai test antigenici di “terza generazione”. Tra l’altro sembrano indicati per la gestione di screening negli ospedali.



CIRCOLARE SU TEST RAPIDI E VARIANTI COVID

Vengono indicate altre novità nella circolare del Ministero della Salute sui test antigenici rapidi. Ad esempio, alcuni sono validati anche sulla saliva. Inoltre, è in prospettiva la validazione sul tampone nasale. Questi potrebbero essere usati, ad esempio, nelle comunità a basso rischio per la facilità di prelievo. Nonostante l’elevata specificità dei test antigenici, i campioni positivi – precisa il Ministero della Salute – vanno confermati con test molecolare o altri test antigenici per eliminare la possibilità di risultati falsi positivi. Se invece i test antigenici rapidi risultano negativi ma si hanno sintomi o link epidemiologici con casi confermati di Covid, bisogna confermare la negatività. Una necessità rafforzata dalla circolarzione di varianti virali con mutazioni a carico della proteina N, il principale antigene target usato in questi test.



In caso di mancata disponibilità di test molecolari o in situazioni d’urgenza, per la conferma si può ricorrere a test antigenici non rapidi (di laboratorio) o rapidi con lettura in fluorescenza, così come a quelli basati su microfluidica con lettura in fluorescenza. Infine, per quanto concerne i test su persone asintomatiche e in generale per gli screening di popolazione, il Ministero della Salute ribadisce la raccomandazione all’uso di test antigenici ad elevata sensibilità e specificità.

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