I figli di Silvio Berlusconi erano in collegamento durante l’apertura e lettura del testamento, avvenuta davanti a due testimoni, gli avvocati Luca Fossati e Carlo Rimini. Lo precisa il Corriere della Sera, secondo cui Fossati rappresentava i figli Marina e Pier Silvio, mentre il collega gli altri tre figli, Barbara, Eleonora e Luigi. Entrambi i legali sono usciti a metà giornata dallo studio del notaio Roveda, il quale andando via per un appuntamento ha dribblato le domande dei cronisti sull’eredità: «Non posso dire assolutamente niente né oggi, né domani, né mai».



La comunicazione sulle ultime volontà del fondatore di Forza Italia potrebbe anche slittare ai prossimi giorni. Secondo alcuni rumors, Fininvest potrebbe essere controllata dai cinque fratelli, con una quota “tecnica” a far da cerniera tra i figli del primo matrimonio, Pier Silvio e Marina, e quelli del secondo, Barbara, Luigi ed Eleonora. Infatti, il cuore del testamento, che è pure la principale incognita, riguarda il destino della quota legittima, circa il 20% di Fininvest, di cui Silvio Berlusconi poteva disporre per la successione. (agg. di Silvana Palazzo)



TESTAMENTO BERLUSCONI APERTO, COME VIENE DIVISA EREDITÀ

Il testamento di Silvio Berlusconi è stato aperto mercoledì 5 luglio, alle ore 11 circa, presso lo studio del notaio Arrigo Roveda a Milano. Non era presente nessuno dei cinque figli, ma c’erano due testimoni. Stando a quanto riportato da Il Messaggero, si tratta di Luca Fossati, avvocato dello studio Chiomenti e consulente storico del gruppo Fininvest, e un’altra persona vicina alla famiglia. L’ipotesi è che si tratti di Giuseppe Spinelli, ragioniere presidente delle holding di proprietà di Silvio Berlusconi che detengono il 61,2% di Fininvest. I cinque figli – Pier Silvio, Marina, Barbara, Eleonora e Luigi – conosceranno il contenuto delle disposizioni dell’imprenditore ed ex premier, fondatore di Forza Italia nel pomeriggio, sempre davanti al notaio.



Ma da quel che è trapelato finora, le ultime volontà confermano le aspettative: il controllo di Fininvest resta nelle mani di Marina Berlusconi, che ne è presidente, mentre a Pier Silvio resta la guida di MFEMediaset. Agli altri tre figli andranno asset secondo le regole testamentarie ma non avranno poteri nella conduzione del gruppo. Il contenuto del testamento di Silvio Berlusconi, comunque, verrà reso noto solo dopo la registrazione, sempre da parte del notaio.

TESTAMENTO SILVIO BERLUSCONI: IL NODO DEL 20%

La comunicazione sulle ultime volontà di Silvio Berlusconi dovrebbe avvenire a mercati chiusi, visto che le società sono quotate in Borsa. L’ultimo passaggio necessario per l’apertura del testamento è stato compiuto nella serata di martedì 4 luglio, con la presentazione dei palinsesti per la nuova stagione delle reti Mediaset. Il cuore del testamento, e la principale incognita, riguarda il 20% di Fininvest, di cui Silvio Berlusconi poteva disporre per la successione, invece il restante 40% va in automatico ai cinque figli, quindi 8% ciascuno.

Come evidenziato dal Corriere della Sera, i figli nati dal matrimonio con Veronica LarioLuigi, Eleonora e Barbara – salgono al 46%, mentre i due nati dalla prima unione con Carla Elvira Dall’OglioMarina e Pier Silvio – disporranno insieme del 32%. Dunque, quel 20% è fondamentale per il controllo di Fininvest. «Escluderei qualsiasi ripercussione in famiglia e sull’assetto delle aziende controllate o partecipate da Fininvest», ha dichiarato Fedele Confalonieri ai cronisti. Invece, Pier Silvio Berlusconi, durante la presentazione dei palinsesti Mediaset, ha categoricamente negato ipotesi di vendita: «In famiglia non abbiamo mai parlato di vendita di Mediaset, che qualcuno l’abbia detto e scritto sì, mi ha dato molto fastidio».

EREDITÀ BERLUSCONI: IL “REBUS” MARTA FASCINA

Il testamento prevede disposizioni anche su liquidità, ville, quadri, barche e altri beni su cui sono in corso diverse perizie. Alcune decisioni sarebbero state prese già dagli eredi, come la cessione del Monza calcio. Per quanto riguarda il patrimonio immobiliare, c’è il nodo dei costi di gestione. Quindi, gli eredi di Silvio Berlusconi potrebbero decidere di vendere alcune proprietà, ad esempio le meno frequentate dalla famiglia, come la villa di Antigua e Blue Horizon alle Bermuda. Ci sono incognite sul destino della residenza a Roma sull’Appia Antica, che era stata di Franco Zeffirelli, e di Villa Gernetto, in Brianza, così come di Villa Certosa. Nella residenza di Arcore dovrebbe continuare a vivere Marta Fascina, ultima compagna del fondatore di Forza Italia. Secondo il Corriere, è probabile che l’ultima compagna di Berlusconi occupi solo una parte di Villa San Martino, mentre l’altra pare sia destinata a diventare un luogo della memoria per mantenere vivo il ricordo dell’ex premier. Proprio Marta Fascina è un “capitolo” del testamento di Silvio Berlusconi che desta curiosità. Secondo alcune fonti, potrebbe ricevere un assegno di 100 milioni di euro. Ma c’è chi si aspetta che il testamento contenga anche indicazioni sul futuro di Forza Italia.