Con “Del Mondo” nasce il Consorzio Suonatori Indipendenti

Dismessi i panni punk con il progetto C.C.C.P., Giovanni Lindo Ferretti, assieme a Massimo Zamboni, Giorgio Canali e Gianni Maroccolo (in seguito nei Marlene Kuntz), fonda il Consorzio dei Suonatori Indipendenti (C.S.I.). “Del mondo”, una delle canzoni più famose del gruppo, è uno dei brani presente nella serata cover del Festival di Sanremo 2021, proposta da Max Gazzè con la band M.M.B. Il brano fu uno dei motivi leader del disco “Ko de mondo”, secondo album della formazione, ormai notano dal punk originario. In questa fase “Del mondo” rappresentava la scoperta degli altri, intesi come popoli, come migranti, come mondo che cambiava portando con sé nuove migrazioni, nuovi miraggi economici, nuove culture. Erano gli anni dei primi arrivi dall’Albania, in seguito dal Marocco e dalla Tunisia, dalla Cina: l’Italia si scopriva quindi non più come paese di migranti ma di nuova terra dell’oro, del miraggio sociale ed economico. “Del mondo” è una canzone contro la guerra, contro il razzismo, un atto d’amore che esalta l’uomo nella sua essenza e non nella sua diversità come barriera.



Dai C.C.C.P. – Fedeli alla linea ai C.S.I.

I C.S.I. nascono dalle ceneri dei C.C.C.P. – Fedeli alla linea, un passaggio fondamentale che interrompe il nichilismo del punk filo-sovietico per ricerca e nuove fonti d’ispirazione, nuove vie d’espressione all’interno di un vero consorzio di musicisti emiliani. I membri dei C.S.I. sono gli ex C.C.C.P. quasi al completo e due membri dei Litfiba usciti dalle influenze di Piero Pelù: Gianni Maroccolo e Francesco Magnelli. Nel loro cammino sono spesso accompagnati da band come Disciplinatha e Ustmamò e l’etichetta, dalla Punk Attack Records, cambia nella Black Out o, contemporaneamente, le uscite avvengono anche con la Dischi del Mulo.



Il primo album è proprio “Ko de Mondo” nel quale troviamo la cover che sarà proposta a Sanremo 2021, un disco di rottura con il passato e la nuova visione di un futuro nel quale concetti come accettazione del culturalmente diverso, pacifismo, armonia tra popoli, caratterizzerà le liriche e le musiche dei C.S.I. Siamo nel 1990 e l’Italia sta aprendosi all’Europa, i migranti scoprono il nostro paese, ma anche gli italiani iniziano a viaggiare nel mondo riscoprendo la spiritualità, la diversità culturale. In quegli anni il mondo inizia ad aprirsi obbligando anche gli artisti italiani a rimettersi in discussione, ad allinearsi con musicisti definiti nella ‘world music’ come Enigma, Manu Chao, Mano Negra e molto altri. “Del mondo” è, assieme a “In viaggio”, uno dei brani che identifica meglio la band. Il brano fu coverizzato in passato dalla giovane Ginevra di Marco assieme all’ottima Cristina Donà, dai Radio Alice e da tante giovani band d’area indipendente.



Del mondo dei C.S.I, il testo della canzone

È stato un tempo il mondo giovane e forte
Odorante di sangue fertile
Rigoglioso di lotte, moltitudini
Splendeva pretendeva molto…
Famiglie donne incinte, sfregamenti
Facce gambe pance braccia…

Dimora della carne, riserva di calore
Sapore e familiare odore…
E’ cavità di donna che crea il mondo
Veglia sul tempo lo protegge…
Contiene membro d’uomo che s’alza e spinge
Insoddisfatto poi distrugge…

Il nostro mondo è adesso debole e vecchio
Puzza il sangue versato è infetto…

È stato un tempo il mondo giovane e forte
Odorante di sangue fertile…
Dimora della carne, riserva di calore
Sapore e familiare odore…
Il nostro mondo è adesso debole e vecchio
Puzza il sangue versato è infetto…

Povertà magnanima, mala ventura
Concedi compassione ai figli tuoi…
Glorifichi la vita, e gloria sia
Glorifichi la vita e gloria è…

È stato un tempo il mondo giovane e forte
Odorante di sangue fertile…
Famiglie donne incinte, sfregamenti
Facce gambe pance braccia…