Giudizi Universali di Samuele Bersani

Giudizi Universali” di Samuele Bersani verrà proposto da Willie Peyote insieme al cantautore romagnolo durante la quarta serata del Festival di Sanremo 2021, dedicata alla cover. “Giudizi universali”, uno dei brani più significativi nella carriera del cantautore Samuele Bersani, ha vinto Premio Lunezia 1998 come “miglior testo letterario”, assegnato da una giuria presieduta dalla scrittrice Fernanda Pivano. La canzone, uscita come secondo singolo dell’album “Samuele Bersani”, viene portata al successo nel 1997 anche grazie al suo inserimento nelle colonne sonore dei film “Fuochi d’artificio” di Leonardo Pieraccioni e “Chiedimi se sono felice” di And Giovanni e Giacomo.



È una canzone che per me ha significato tanto. Nel momento in cui l’ho scritta era evidente che avessi dei sassi da togliermi dalle scarpe. Perché non è una canzone d’amore: è una canzone di totale sfiducia, anche molto arrabbiata”, ha raccontato Bersani a FanPage. Il brano, che fotografa in modo inesorabile la fine di un’amore, è legato a “Canzone” di Lucio Dalla, scritta insieme a Bersani: nella canzone di Dalla si capisce che c’è ancora un desiderio di ricostruire quella storia, ma le cose non sono andate così ed è quindi nata “Giudizi universali”, dove Bersani ha “la sensazione di aver perso davvero tutto”.



Samuele Bersani, scopri carriera del cantante

Samuele Bersani nasce a Rimini nel 1970 e cresce a Cattolica. Non è un semplice cantautore, spesso i suoi brani rasentano la poesia. Nel 1991 viene notato da Lucio Dalla che, colpito dalle sua capacità musicali lo fa esibire nel suo tour in apertura di ogni concerto. Col suo secondo album “Freak” raggiunge le vette delle classifiche, 150.000 copie vendute e 56 settimane di permanenza nella top 100 dei brani più ascoltati. Nel 2000 approda a Sanremo e con la canzone “Replay” oltre a classificarsi quinto ottiene il premio della critica intitolato a Mia Martini. Nel 2004 con l’album “Caramella smog”, vince due targhe Tenco. Si tratta di un album molto ricercato, che vanta al suo interno la collaborazione con Fabio Concato e Sergio Cammariere. Il 2012 Samuele Bersani torna finalmente a Sanremo con il brano “Un pallone” e ancora una volta è il vincitore del premio della critica intitolato a Mia Martini. Nel 2017 interpretando se stesso appare nella seconda stagione della fiction Rai “Tutto può succedere”.

Non mancano, nel corso della sua trentennale carriera, le collaborazioni dell’artista con i grandi nomi del panorama musicale italiano al femminile come Mina, Fiorella Mannoia, Laura Pausini e Ornella Vanoni. Finalmente nel settembre del 2020 Samuele Bersani annuncia l’uscita del suo nuovo album “Cinema Samuele”, prevista per ottobre. Dall’album vengono estratti due singoli. Il primo “Harakiri”, che precede l’uscita del nuovo lavoro, viene lanciato a settembre 2020 come anteprima. Il secondo invece “Il tuo ricordo” esce accompagnato da un video lo scorso 22 gennaio. In un’intervista a Vanity Fair l’artista confessa che l’album arriva dopo un periodo di crisi, dopo un blocco che gli impediva di scrivere, ed anche dopo la fine di una storia d’amore e un lockdown che lo ha accomunato a tutti gli italiani.

Giudizi Universali, il testo della canzone di Samuele Bersani

Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza complicare il pane
Ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote ma doppiate
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo taglia bene l’aquilone
Togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace

Liberi com’eravamo ieri, dei centimetri di libri sotto I piedi
Per tirare la maniglia della porta e andare fuori
Come Mastroianni anni fa
Come la voce guida la pubblicità
Ci sono stati dei momenti intensi ma li ho persi già

Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza calpestare il cuore
Ci si passa sopra almeno due o tre volte I piedi come sulle aiuole
Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini per scivolare meglio sopra l’odio
Torre di controllo, aiuto, sto finendo l’aria dentro al serbatoio

Potrei ma non voglio fidarmi di te
Io non ti conosco e in fondo non c’è
In quello che dici qualcosa che pensi
Sei solo la copia di mille riassunti
Leggera, leggera si bagna la fiamma
Rimane la cera e non ci sei più

Vuoti di memoria, non c’è posto per tenere insieme tutte le puntate di una storia
Piccolissimo particolare, ti ho perduto senza cattiveria
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo taglia bene l’aquilone
Togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace

Libero com’ero stato ieri ho dei centimetri di cielo sotto ai piedi
Adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori
Come Mastroianni anni fa, sono una nuvola, fra poco pioverà
E non c’è niente che mi sposta o vento che mi sposterà

Potrei ma non voglio fidarmi di te
Io non ti conosco e in fondo non c’è
In quello che dici qualcosa che pensi
Sei solo la copia di mille riassunti
Leggera, leggera si bagna la fiamma
Rimane la cera e non ci sei più, non ci sei più, non ci sei e non ci sei