Nella serata di Sanremo 2021 dedicata alle cover, giovedì 4 marzo, Gio Evan canterà Gli anni” degli 883 con i cantanti di The Voice Senior. “Gli anni” è un brano degli 883 pubblicato nel 1995 nell’album “La donna, il sogno e il grande incubo”. Il brano fu pubblicato come sesto e ultimo singolo tratto dall’album, dove è presente una versione alternativa della canzone e 4 remix della stessa. “La donna, il sogno è il grande incubo” è il primo lavoro degli 883 senza Mauro Repetto, membro originario della band insieme a Max Pezzali. L’album ottenne comunque un notevole successo, arrivando alla prima posizione della classifica italiana e alla quinta di quella svizzera. “Gli anni” è un brano malinconico, sia nel suo andamento musicale che nel testo. Il protagonista del pezzo si ritrova infatti in un bar a riflettere sul suo passato e sui migliori anni della sua vita, ormai trascorsi. Molti dei riferimenti presenti nel brano fanno pensare alla seconda metà degli anni ’70 e ai ruggenti ’80, ovvero gli anni dell’infanzia e della giovinezza di Pezzali, nato nel 1967. Il significato è quindi molto malinconico, perché si riferisce al periodo più felice della sua vita come a qualcosa di ormai passato e che non tornerà più. Nel bar Pezzali vede alternarsi la clientela, composta da persone della sua età che hanno già messo su famiglia e avventori anonimi che consumano e se ne vanno. Alla chiusura del locale una “lei” non meglio identificata aspetta il protagonista. La riflessione finale è dedicata all’ineluttabilità del tempo: “ Il tempo passa per tutti lo sai, Nessuno indietro lo riporterà, neppure noi”.



Gli 883, Max Pezzali e Mauro Repetto: la carriera e il successo del gruppo

Gli 883 nascono nella seconda metà degli anni ’80, quando Massimo “Max” Pezzali e Mauro Repetto, compagni di classe al liceo, cominciano a comporre musica insieme. Dopo un esordio poco convincente come I Pop, il duo viene scritturato da Claudio Cecchetto e cambia il nome in 883. La band propone brani pop\rock molto accessibili e testi dedicati soprattutto ai giovani, che raccontano occasioni di vita quotidiana in cui è molto facile identificarsi. Dopo un esordio nel 1991 con il singolo “Non me la menare”, gli 883 esordiscono sulla lunga distanza nel 1992 con l’album “Hanno ucciso l’Uomo Ragno”, che ottiene un notevolissimo riscontro sia di pubblico che di critica, vincendo numerosi premi fra cui un Telegatto e addirittura un World Music Award come migliori artisti italiani. Il grande successo si conferma con l’album seguente, “Nord Sud Ovest Est”, e con “La donna il sogno & il grande incubo”. Questo segna però l’abbandono di Mauro Repetto e una rivoluzione per il gruppo. Repetto infatti era principalmente un compositore e dal vivo si limitava a ballare sulle basi, mentre Pezzali cantava. Repetto fatica a trovare una sua dimensione e un suo ruolo e decide di lasciare la band per trasferirsi negli Stati Uniti. Ne “Gli anni” e in diversi altri brani dell’album è ancora accreditato come autore, ma Pezzali presenta anche la sua nuova versione degli 883, composta da musicisti che suonano live invece che da basi musicali. Il progetto viene portato avanti fino al 2002, quando Pezzali decide di interromperlo definitivamente per dedicarsi alla carriera solista.



Gli anni, il testo canzone 883

Stessa storia, stesso posto, stesso bar
Stessa gente che vien dentro consuma, poi va
Non lo so che faccio qui
Esco un po’ e vedo i fari dell’auto che mi
Guardano e sembrano chiedermi chi cerchiamo noi

Gli anni d’oro del grande Real
Gli anni di Happy Days e di Ralph Malph
Gli anni delle immense compagnie
Gli anni in motorino, sempre in due
Gli anni di “Che belli erano i film”
Gli anni dei Roy Rogers come jeans
Gli anni di “Qualsiasi cosa fai”
Gli anni del “Tranquillo, siam qui noi, siamo qui noi”

Stessa storia, stesso posto, stesso bar
Una coppia che conosco, c’avrà la mia età
Come va? Salutano
Così io vedo le fedi alle dita di due
Che porco giuda potrei essere io qualche anno fa



Gli anni d’oro del grande Real
Gli anni di Happy Days e di Ralph Malph
Gli anni delle immense compagnie
Gli anni in motorino, sempre in due
Gli anni di “Che belli erano i film”
Gli anni dei Roy Rogers come jeans
Gli anni di “Qualsiasi cosa fai”
Gli anni del “Tranquillo, siam qui noi, siamo qui noi”

Stessa storia, stesso posto, stesso bar
Stan quasi chiudendo, poi me ne andrò a casa mia
Solo lei davanti a me
Cosa vuoi? Il tempo passa per tutti lo sai
Nessuno indietro lo riporterà, neppure noi

Gli anni d’oro del grande Real
Gli anni di Happy Days e di Ralph Malph
Gli anni delle immense compagnie
Gli anni in motorino, sempre in due
Gli anni di “Che belli erano i film”
Gli anni dei Roy Rogers come jeans
Gli anni di “Qualsiasi cosa fai”
Gli anni del “Tranquillo, siam qui noi, siamo qui noi”