Il testo della canzone “I p’ me, tu p’ te” che Geolier ha portato al Festival di Sanremo 2024 parla di una coppia che si ama troppo, ma d’altra parte comprende che arriva il momento di riprendersi degli spazi e di pensare un po’ anche a se stessi. Del resto, amare vuol dire anche accettare che una storia può finire, nel rispetto del partner. Lo stesso Geolier ha raccontato che è una canzone d’amore e di come lo si vede alla fine di una storia. “Io vado per la mia strada e tu per la tua, ma quello che è fondamentale è che ci sia rispetto”, ha spiegato lo stesso artista partenopeo.



Il testo si apre con l’immagine evocativa delle stelle che cadono, poi il protagonista riflette sulla propria vita e sulla storia che si dissolve nonostante gli sforzi per salvare un amore che però non può essere salvato. Il testo della canzone “I p’ me, tu p’ te” di Geolier esplora le emozioni contrastanti, il rimpianto e la voglia di ricominciare. (agg. di Silvana Palazzo)



“I P’ ME, TU P’ TE”, TESTO CANZONE GEOLIER A SANREMO 2024

“Il pezzo è nato con l’obiettivo di portare Napoli e il napoletano a Sanremo 2024: per questo con gli altri autori abbiamo deciso di partire dal dialetto”. Questa dichiarazione di Geolier però si scontra con le critiche e polemiche, apparse su giornali e account social, di specialisti e studiosi alla vista del testo della canzone “I p’ me, tu p’ te”, scritto dallo stesso Emanuele Palumbo – vero nome dell’artista – con Davide Simonetta e Paolo Antonacci. Quello non sarebbe vero napoletano, sporcato dal modo di parlarlo e scriverlo di rapper e trapper, forse è vero, ma ci pare una battaglia di retroguardia per una purezza della “lingua” che fa ridere, specie ricordando quando il napoletano o i dialetti erano esclusi dalla gara perché non era italiano.



Tra l’altro, Geolier può disinteressarsi di discorsi simili, visto che la strada che ha intrapreso lo ha portato in vetta a ogni classifica lo scorso anno. Ovviamente il festival potrebbe essere la sua consacrazione: “Il testo di “I p’ me, tu p’ te” parla di una storia, di quelle che capitano a tanti ragazzi”. Una storia d’amore, s’intende, di quelle al confine tra amore doloroso, voglia di lasciarsi e bisogno di stare insieme (“Pur o’ mal c fa ben insiem io e te/ciamm sprat e sta p semp insieme io e te”: copiamo dal testo della canzone di Geolier, consapevoli che la grafia non è quella del napoletano “classico”, ma di quello gergale, come fanno i rapper americani con la loro lingua e il loro slang), un amore giovanile che fa dell’incertezza il carburante della passione (“Ca all’inizij ra storij er già a fin ra storij p nuij”; “Tu m’intrappl abbraccianm/pur o riavl er n’angl”).

“I P’ ME, TU P’ TE”, ANALISI TESTO CANZONE GEOLIER A SANREMO 2024

Secondo ciò che Geolier ha dichiarato a Tv Sorrisi e canzoni, il punto di forza di “I p’ me, tu p’ te”, sarebbe il ritornello: “Devo dire che mi sono emozionato molto nelle prime prove”. Il ritornello in effetti è il biglietto da visita al pubblico sanremese di un artista che non vuole presentarsi con abiti differenti da quelli con cui ha creato una carriera: il titolo ripetuto in modo martellante, con andamento ipnotico che incita a una danza quasi liberatoria, dove la liberazione, come in altri brani degli artisti più giovani, sta nello spezzare le catene di una relazione che non rende felici, nella riconquista della propria identità e dignità: “Simm duij estranei ca s’incontrano/e tutto quello che ho perso, non posso fare nient’altro”.

L’analisi del testo della canzone di Geolier “I p’ me, tu p’ te” ci rende chiaro che l’Io per me e tu per te è forse una ricetta di serenità; che sia anche di successo trans-linguistico?