“LETTERA 22”, TESTO CANZONE CUGINI DI CAMPAGNA A SANREMO 2023
All’esordio a Sanremo dopo più di 50 anni di carriera, i Cugini di Campagna puntano a sorprendere la platea, non con il look – fedele al camp variopinto e alle zeppe degli esordi – ma con la canzone con la quale gareggiano al Festival, Lettera 22, scritta da La Rappresentante di Lista: “Lettera 22 non è un modello di macchina per scrivere, ma si riferisce alla lettera mancante dell’alfabeto, che ne ha 21. Ed esprime il senso di ricerca delle parole giuste per dirsi ‘ti amo’”. E ancora, ai microfoni di Oggi è un altro giorno, hanno rivelato: “La lettera 22 è quella che non c’è e che qualcuno non riesce a trovare, è proprio la metafora di questi tempi”.
L’analisi del testo della canzone dei Cugini di Campagna si riconcilia con la metrica classica delle romantiche canzoni sanremesi, che descrive la sensazione di un innamorato di fronte all’incertezza dell’amore, la solitudine e inadeguatezza lontani da chi si ama: “Io non sono altro che un bambino / Che non sa contare / E vorrebbe dirti che gli manchi / Senza le parole Io non sono altro che un dottore / Che si è fatto male / Io non sono altro che un palazzo In costruzione e cade / Se mi guardi con quegli occhi amore /Mi farai morire / Io non sono altro che una storia / Che non sa finire / Io non sono altro che un giardino / Senza neanche un fiore /Io senza di te non sono altro che / La parola ‘amore’”.
“LETTERA 22”, ANALISI TESTO CANZONE CUGINI DI CAMPAGNA A SANREMO 2023
Il tocco arrembante degli autori del pezzo sembra aver messo la sordina, come anche la band che cerca di affacciarsi a un pubblico più moderno – sebbene poi Anima mia spopolerà durante la serata delle cover – senza dare mai nell’enfasi mielosa della canzone leggera più facile: anche il testo sceglie questa strada un po’ sofferta e trattenuta, anche nel ritornello, semplice ripetizione di due frasi “Non lasciarmi solo / Non lasciarmi qui / Non lasciarmi solo / Non lasciarmi qui”, che punta molto sull’interpretazione di Nick Luciani, senza falsetto, per affascinare l’ascoltatore.
È certo che il testo di Lettera 22, con il suo modo immediato di raccontare il sentimento come se venisse da un’altra epoca musicale, sembra un po’ un ufo nella gara di quest’anno, tra giovani di grande successo e presa mediatica e pochi grandi divi: parole come “Ora che ho trovato le parole / Già mi salta il petto / Come treni in corsa tra le nuvole / Uno spazio altro” sembrano un modo di scrivere passato, coerente col percorso del gruppo, che trova una sua fascinazione nel connubio con le atmosfere suadenti della musica.
ANALISI TESTO “LETTERA 22” DEI CUGINI DI CAMPAGNA A SANREMO 2023: LA PAROLA “AMORE”
La canzone Lettera 22 dei Cugini di Campagna è un oggetto difficilmente classificabile nel contesto di questo Festival di Sanremo 2023, anche nel modo in cui decide di finire, accorato come vuole la tradizione, con la ripetizione del ritornello, ma anche con versi come “Credo, credo anch’io, che non puoi darmi il mondo / Se non guardi il mondo come lo guardo anch’io” che sembrano invece figli di una dignità intima, un rispetto di sé stessi e della propria identità, che sembrano metafora perfetta per chi dopo 50 anni deve ancora ricominciare da capo, magari sul palco dell’Ariston.