“Viceversa“: così si intitola il brano portato al Festival di Sanremo 2020 da Francesco Gabbani. Brano orecchiabile fin dal primo ascolto, ma chiarissimo anche dal punto di vista del testo. Occhio a pensare che chiarezza, semplicità, siano sinonimo di banalità. Anzi, a Gabbani va dato il merito di aver dato vita ad una canzone basata su ossimori e antitesi che si intersecano fino a rendere evidente che nonostante “Facili occasioni per difficili concetti/Anime purissime in sporchissimi difetti/Fragili combinazioni tra ragione ed emozioni/Solitudini e condivisioni/Se dovessimo spiegare in pochissime parole/Il complesso meccanismo che governa l’armonia del nostro amore/Basterebbe solamente dire senza starci troppo a ragionare/Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa”. Un po’ come dire: nonostante le difficoltà, la complessità delle nostre vite, i rispettivi difetti, l’uno è speciale per l’altra. E mai come in questo caso è d’obbligo aggiungere: e viceversa.
TESTO “VICEVERSA” DI FRANCESCO GABBANI
Tu non lo dici ed io non lo vedo
L’amore è cieco o siamo noi di sbieco?
Un battibecco nato su un letto
Un diluvio universale
Un giudizio sotto il tetto
Up con un po’ di down
Silenzio rotto per un grande sound
Semplici eppure complessi
Libri aperti in equilibrio tra segreti e compromessi
Facili occasioni per difficili concetti
Anime purissime in sporchissimi difetti
Fragili combinazioni tra ragione ed emozioni
Solitudini e condivisioni
Se dovessimo spiegare in pochissime parole
Il complesso meccanismo che governa l’armonia del nostro amore
Basterebbe solamente dire senza starci troppo a ragionare
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
E detto questo che cosa ci resta
Dopo una vita al centro della festa?
Protagonisti e numero uno
Invidiabili da tutti e indispensabili a nessuno
Madre che dice del padre:
“Avrei voluto solo realizzare
Il mio ideale, una vita normale”
Ma l’amore di normale non ha neanche le parole
Parlano di pace e fanno la rivoluzione
Dittatori in testa e partigiani dentro al cuore
Non c’è soluzione che non sia l’accettazione
Di lasciarsi abbandonati all’emozione
Se dovessimo spiegare in pochissime parole
Il complesso meccanismo che governa l’armonia del nostro amore
Basterebbe solamente dire senza starci troppo a ragionare
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
È la paura dietro all’arroganza
È tutto l’universo chiuso in una stanza
È l’abbondanza dentro alla mancanza
Ti amo e basta!
È l’abitudine nella sorpresa
È una vittoria poco prima dell’arresa
È solamente tutto quello che ci manca e che cerchiamo per poterti dire che “ti amo!”
Se dovessimo spiegare in pochissime parole
Il complesso meccanismo che governa l’armonia del nostro amore
Basterebbe solamente dire senza starci troppo a ragionare
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa