Tetra Mèdical, azienda francese con sede ad Annonay produttrice di attrezzature ad uso medico, potrebbe essere coinvolta nell’inchiesta avviata dagli ex dipendenti, che hanno citato i datori di lavoro come colpevoli di averli esposti all’inalazione di gas cancerogeni senza adottare le dovute precauzioni di sicurezza.
Numerosi sarebbero infatti i casi di tumori e problemi cronici che dai medici del lavoro sono stati riconosciuti a tutti gli effetti come malattie professionali causate dall’esposizione all’ossido di etilene. Un gas altamente tossico, che in varie occasioni venne rilevato in alte concentrazioni all’interno dello stabilimento.



L’inchiesta è partita dalla denuncia di una ex dipendente della fabbrica, alla quale sono stati diagnosticati due tumori, certificati dai medici come provocati dall’esposizione a queste sostanze altamente cancerogene. Lo stabilimento in questione è stato chiuso, ma l’indagine prosegue, grazie alle accuse di quasi tutti gli ex lavoratori che ora stanno cercando di dimostrare anche attraverso documenti e rilievi, come non venisse adottata nessuna precauzione per evitare l’esposizione degli operai a tali gas chimici pericolosi.



Tetra Medical, ex dipendenti: “Costretti a respirare gas tossici senza protezioni”

Come riporta il quotidiano francese Libèration, anche il rappresentante delegato sindacale Guy Rousset, in merito al dossier che sarà presentato contro l’azienda Tetra Medical ha affermato: “siamo di fronte ad un grave scandalo, quello che abbiamo scoperto è al pari del caso sull’amianto“.  Oltre a tutte le testimonianze degli ex dipendenti, ci sarebbero nell’inchiesta, anche dichiarazioni di medici specializzati in malattie del lavoro che sottolineano come l’esposizione senza adeguate protezioni individuali all’ossido di etilene sia altamente tossica e cancerogena.



Anche i tecnici che hanno diverse volte effettuato i rilievi avevano trovato alte concentrazioni della sostanza nell’aria, ma soprattutto avevano constatato che i rilevatori di gas non funzionavano adeguatamente. Dalle parole di Catherine Guironnet ex operaia che ha dato il via alle denunce,  inoltre, si evidenzia il fatto che gli strumenti da sterilizzare venivano maneggiati senza guanti, e che i filtri delle maschere antigas non erano in dotazione. La donna 54enne che ora combatte contro i tumori causati dall’ossido di etilene ha dichiarato: “sono gravi le colpe da parte dell’azienda, i responsabili non la faranno franca“.