Il ‘combinato disposto’ delle misure previste nella Manovra Economica 2020 e di quelle invece incluse nel cosiddetto Dl Rilancio, varato dal Governo per fronteggiare il fallout dell’emergenza Covid-19 e del lungo lockdown, andrà pienamente a regime a partire da domani mercoledì 1 luglio. Tra le varie novità di cui si parla da tempo (oltre all’introduzione del POS obbligatorio, ai vari eco-incentivi e alla ridefinizione del cosiddetto “bonus Renzi”) c’è anche quella della riduzione del tetto all’uso del contante: si tratta di una delle misure maggiormente volute dall’esecutivo guidato da Giuseppe Conte e che nelle intenzioni dovrebbe rientrare in quel “tool” di strumenti necessario a combattere l’evasione fiscale. Come ricorda a tal proposito “Il Sole 24 Ore” il cambio della soglia relativo all’uso del contante non è certo una novità dato che si tratta di fatto della quinta volta dal 2010 che la suddetta soglia viene modificata: dal 1 luglio infatti il tetto ai contanti passa a 2000 euro per quella che tuttavia è solo una misura a termine (anche se intanto sono state ritoccate le relative sanzioni) dal momento che poi, a partire dall’anno prossimo, si scenderà ancora di un altro ‘scalone’ per arrivare alla quota di 1000 euro, ovvero l’obbiettivo iniziale.
TETTO CONTANTE A 2MILA EURO: INCENTIVO A TRANSAZIONI ‘CASHLESS’ E LOTTA AD EVASIONE
Vediamo ora in concreto cosa comporterà questa misura che, come accennato, non è stand alone ma connessa all’incentivo all’uso sulle transazioni “cashless” con carte e altri strumenti elettronici, senza dimenticare anche il credito di imposta al 30% sulle commissioni che vengono pagate dai professionisti e dai commercianti. Insomma, contrasto all’evasione ma non solo: la riduzione del tetto del contante dal 3mila a 2mila euro implica che gli scambi di denaro tra singole persone o aziende (ma anche per quanto concerne i titoli al portatore, che siano in euro o altra valuta) sono consentiti solo fino a 1.999,99 euro. Superata la soglia si dovrà appunto fare ricorso a sistemi di pagamento tracciabili come i bonifici: va ricordato inoltre che non sono stati invece previsti dei limiti al prelievo di contante dal conto corrente personale e né tanto meno ai versamenti dato che in tali situazioni viene meno lo “scambio” di denaro tra due soggetti. In conclusione, la misura fiscale che era stata prevista già nella Manovra di bilancio 2020 è una sorta di… ritorno al futuro dato che dal 1 gennaio 2022 si tornerà alla soglia dei 1000 euro che era già stata decisa dall’allora Governo Monti e che successivamente l’esecutivo guidato da Matteo Renzi aveva portato a quota 3000.