È la spiaggia più vicina alle Eolie. Tra Capo Skino e il roccione di Capo Calavà, è una delle più incantevoli della Costa Saracena, quella che parte dalla spiaggia di capo d’Orlando e prosegue fino a Tindari, nella baia di San Giorgio, sulla costa settentrionale della Sicilia, in provincia di Messina. Il villaggio TH Gioiosa Marea si presenta come un piccolo borgo: più edifici in muratura, immersi in un giardino di ulivi secolari che digradano fino al mare. La vista è eccezionale, con i colori di tramonti indimenticabili grazie al mare blu intenso che di sera si tinge di rosso. La struttura è affidata all’hotel manager Ciro Procopio.
Direttore, iniziata bene la stagione?
Di più: abbiamo riaperto il 18 giugno, e resteremo attivi fino al 26 settembre e forse anche oltre. Probabilmente, questo sarà l’ultimo resort TH a chiudere, quest’estate. Le prenotazioni si “allungano”, e soprattutto nei fine settimana di settembre questa diventa la mèta preferita per il turismo territoriale, con molti vacanzieri che arrivano da Catania o Palermo. Ma abbiamo il calendario già ben affollato in luglio e agosto, anche se sono in molti a decidere sottodata.
I punti di forza?
Il villaggio ha 288 camere, ogni ospite dispone di una propria singola costruzione, con terrazzino e giardinetto, e tutte si protendono sull’arenile, tutte vicinissime al mare, circa 7 metri: ci si addormenta sentendo la risacca. E con i profumi della macchia mediterranea che ci circonda, fichi, ulivi, oleandri, limoni… La grande bellezza è la lunga spiaggia privata e attrezzata, di ghiaia chiara, un bel contrasto con gli azzurri e il blu intenso del mare cristallino da cui è bagnata. Si alzano gli occhi e si vedono le vicine isole Eolie, che regalano tramonti spettacolari. Il villaggio si trova in una posizione ideale per partire alla scoperta di alcune delle località più belle della costa Saracena e della Sicilia intera (all’interno del resort opera un ufficio-escursioni): Capo Calavà con i suoi sentieri naturalistici, le cittadine di Patti, Piraino, Brolo, le mini crociere alle isole Eolie, Cefalù a 80 km e l’Etna a 90 km. Panarea e Stromboli, Lipari e Vulcano, Cefalù, Taormina.
LA LOCATION
Territorio & storia
Gioiosa Marea (comune siciliano di 6 820 abitanti della città metropolitana di Messina) porta il nome legato a un altro paese, Gioiosa Guardia, che sorgeva sul monte Meliuso, che fu abbandonato in seguito al terremoto del 1783 e alla carestia dell’anno successivo; i suoi abitanti, evacuati, fondarono un nuovo centro sulla costa, ribattezzandolo appunto Gioiosa Marea, per distinguerlo dal vecchio. La nuova Gioiosa si ricostruì con materiali, pietre e criteri urbanistici della vecchia. Nel corso dei decenni si trasferirono gran parte degli edifici religiosi e civili di Guardia (dall’Oratorio di Sant’Ignazio di Loyola, la Chiesa e l’Oratorio di Sant’Anna, al Palazzo Forzano) e iniziarono i lavori per le nuove costruzioni.
Le origini di Gioiosa si vogliono legate a quelle della città scomparsa di Agathirnon. È accertato che sul Meliuso già dal V secolo a.C. vi fu un insediamento umano pressoché coevo alla nascente città greco-siracusana di Tyndaris e che, probabilmente, sorgeva sulla via dell’ossidiana che da Lipari arrivava a Mylae (Milazzo).
Territorio da vedere
Palazzo Forzano: costruito tra fine ‘800 e inizi ‘900. Palazzo Natoli: costruito alla fine dell’800.
Palazzo Benincasa: esempio significativo di architettura borghese di inizio ‘900. Palazzo Batolo: esempio significativo di architettura eclettica-neoclassica edificato nel 1933 su progetto dell’Ing. O. Batolo. Tonnara di San Giorgio: costruita nel XII secolo oggi ne rimangono alcuni ruderi. Ruderi di Gioisa Guardia: antica città abbandonata nel 1783 e ricostruita a valle in una zona chiamata “ciappe del tono” col nome di Gioiosa Marea. Area archeologica di Gioiosa Guardia: insediamento protostorico scoperto negli anni 80 del Novecento.
Chiesa di San Nicola di Bari: ultima delle quattro chiese ad essere ricostruita nel nuovo sito. La costruzione della chiesa matrice risale ai primi dell’Ottocento. All’interno si possono ammirare alcuni altari in marmi mischi in stile barocco (fine 1700); la statua lignea raffigurante San Nicola di Bari (XVIII secolo); la statua lignea del Santissimo Ecce Homo del 1890; un organo a canne del 1725 e alcuni dipinti olio su tela di Olivio Sozzi. Chiesa Santa Maria delle Grazie: in stile barocco, costruita alla fine del 1700. La chiesa, a pianta rettangolare è suddivisa in tre false navate. Il campanile della chiesa è costruito in pietra arenaria, la cupola, in stile arabesco è stata realizzata in pietra pomice nel 1814. Chiesa della Catena: fu la prima chiesa ad essere costruita nel 1796. Il campanile a pianta quadrata ospita due campane in bronzo, una datata 1652, l’altra 1919. Chiesa del Convento: costruita per volere del barone Diego Forzano, era retta dai Frati Minori e dotata di un’ampia foresteria. Il convento annesso si sviluppa secondo un asse perpendicolare alla chiesa ed era asilo per i viaggiatori di transito. Aree naturali: sentiero naturalistico Capo Calavà, panoramico, immerso nel verde. Grotte del tono: è una delle bellezze naturali di interesse storico-geologico. Le grotte sono tuttora visitabili. Piazza Canapè: piazza panoramica ricca di spazi verdi realizzata intorno al 1912 che domina sul mar Tirreno.
Il villaggio si trova in una posizione ideale per partire alla scoperta di alcune delle località più belle della costa Saracena e della Sicilia intera: le cittadine di Patti, Piraino, Brolo. Cefalù dista 80 chilometri, con la sua cattedrale normanna famosa per i suoi mosaici, il lavatoio medievale e la passeggiata nel centro storico. Poi c’è Taormina, la cittadina medievale adagiata su un terrazzo tra rocce e mare, con il meraviglioso teatro greco-romano. Assolutamente da provare la mini crociera alle Eolie: Stromboli, Panarea, Lipari, Vulcano.
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