Nella piana di Sibari, in Calabria, in quest’angolo di terra dove evidentemente fin dall’antichità si cullava il ben-essere degli abitanti (sibarita: chi ama circondarsi di piacere e lusso), su questa Magna Grecia ionica, le coltivazioni di arance e ulivi si confondono con la macchia mediterranea e il blu intenso del mare. Qui sorge il TH Resorts Baia degli Achei Village, all’ombra di una rigogliosa pineta privata di 14 ettari: 150 camere su villette a schiera, in un unico piano, con giardino. La struttura è affidata all’hotel manager Luigi Bernardo, sibarita doc.
Questo è uno dei villaggi più gettonati nella famiglia TH Resorts, vero direttore?
Direi di sì: abbiamo riaperto il 26 giugno, e proseguiremo almeno fino alla metà di settembre, e già adesso stiamo registrando il pienone. Quasi tutti turisti italiani, ovviamente, ma abbiamo anche qualche ospite straniero, come un paio di famiglie ceche o altre tre canadesi. Poi non mancano i repeaters, clienti che tornano qui da 15 anni.
Punti forti del TH Resorts Sibari?
Senz’altro la natura, la lunga spiaggia, il laghetto naturale dove è possibile cimentarsi nella pesca sportiva, circondato da ulivi, pini ed eucalipti, due piscine, idromassaggio, 3 campi da tennis in sintetico, campo da calcetto, campo da basket, minigolf, corsi collettivi di ginnastica, aerobica, corsi sportivi individuali, bici, corsi di vela, windsurf, e tennis, uscite in barca con canoe e pedalò. Ma quest’anno puntiamo molto anche sulla gastronomia, con prodotti e ricette del territorio, in una grande area ristorante all’aperto.
LA LOCATION
Territorio & storia
Il villaggio Baia degli Achei si trova in Calabria, in provincia di Cosenza, sulla costa Ionica, in località Salicetta di Sibari. Dista tre chilometri dalla stazione FS di Sibari, 110 dall’aeroporto di Crotone, 140 dall’aeroporto di Lamezia Terme. Sìbari è a sua volta una frazione di Cassano allo Ionio. Fu una delle più importanti città della Magna Grecia, affacciata sul golfo di Taranto. Sybaris fu fondata tra due fiumi, il Crati ed il Sybaris, alla fine dell’VIII secolo a.C., da un gruppo di Achei del Peloponneso. Sibari era una delle colonie più fiorenti della Magna Grecia nel suo tempo, ma aveva tutti i mali e i vizi del mondo. Il termine sibarita è ancora oggi indicato come simbolo di ozio, lussuria, perfidia e sensualità, e gli storici scrivevano fatti inverosimili su questa polis. La popolazione usava abiti di alta sartoria dell’epoca, manteneva stretti rapporti con Etruschi e Ioni, popoli dediti ad ogni tipo di piacere. I Sibariti erano amanti del buon cibo e spesso venivano organizzati banchetti a spese dello Stato. Rivolgevano un’accurata attenzione verso i piaceri sessuali: si racconta che d’estate le donne si riunivano nelle logge per imparare le tecniche di seduzione da un’istruttrice.
Sibari, come frazione del comune di Cassano, è sorta negli anni Sessanta, pochi chilometri a nord dei siti archeologici di Parco del cavallo, Prolungamento Strada, Casabianca e Stombi. La crescita del centro abitato si deve alle bonifiche, finanziate dal governo: lungo il basso corso del Crati si riportò alla luce la piana di Sibari, la più grande della Calabria. (wp)
Territorio da vedere
La storia millenaria del territorio ha lasciato numerose tracce archeologiche. Si può iniziare dal Parco archeologico di Sibari, un’area che raccoglie le tracce delle tre città che in età antica dominarono la Piana della Sibaritide: Sibarys, Thurii e Copia. Oggi l’area archeologica copre una superficie di 50.000 metri quadrati dove si possono trovare i resti della rete stradale di impianto ippodameo, con le strade che si intersecano ad angolo retto, e le suggestive rovine del teatro di epoca romana. Poco distante sorge il Museo archeologico nazionale della Sibaritide, che conserva manufatti e oggetti ritrovati durante gli scavi a Sibari e nelle località limitrofe. La collezione copre un arco temporale che parte dall’età del bronzo e arriva fino alla tarda età. Una delle sezioni più interessanti del museo è la nuova sala che raccoglie una grande collezione di ceramiche magnogreche di pregevolissima fattura che sono state restituite nel 2013 all’Italia dopo che erano state vendute attraverso il mercato clandestino ad istituzioni museali degli Stati Uniti.
Lasciando la storia, si passa alle spiagge di Marina di Sibari: sabbia dorata di origine alluvionale, molto larghe, una lunga striscia di sabbia di quasi 8 chilometri. Da vedere anche i cosiddetti Laghi di Sibari, una zona dove negli anni Settanta sono state create ampie lagune di bonifica e che oggi offrono la possibilità di una suggestiva passeggiata sospesi tra le loro acque e il Mar Ionio. C’è poi Sibari Avventura, un parco che offre più di 2 chilometri di percorsi tra arrampicate, ponti sospesi, scalate e carrucole in un ambiente naturalistico spettacolare nella piana di Sibari: percorsi avventura per tutte le età, da semplici passaggi sospesi a vere e proprie scalate su pareti verticali all’ombra dei maestosi eucalipti che dominano l’intera area. Il parco organizza sia gite guidate nell’area archeologica dell’antica Sibari sia un’avventurosa spedizione nelle meravigliose Gole del Raganello, un canyon di 13 chilometri scavato nella roccia viva dall’erosione dell’acqua. Infine, le Terme Sibarite, dove si trova una sorgente sulfurea conosciuta fin dai tempi dell’arrivo dei primi coloni greci.
A Cassano allo Ionio si possono visitare le rovine della Torre di Milone, dedicata al lottatore greco Milone di Crotone, le spettacolari grotte di Sant’Angelo, che testimoniano la presenza e l’attività dell’uomo nella zona fin dal Neolitico inferiore, e il santuario di Santa Maria della Catena, che con il suo imponente impianto decorativo in stile barocco mostra l’altissimo livello di abilità degli artigiani locali durante il Seicento in quest’area. (SiViaggia)
Territorio & esperienze TH Resorts
Il villaggio organizza settimanalmente escursioni per gruppi alla scoperta delle località più spettacolari dell’entroterra e della costa. Un viaggio autentico all’insegna della bellezza, delle tradizioni e della natura. Parco Nazionale della Sila: paesaggi della natura ricchissima con stupendi scenari alpestri. Rossano Calabro: città del Codex Purpureus con la visita al centro storico e al Museo della Liquirizia Calabrese. Matera e i Sassi: viaggio attraverso la cittadina nota per gli storici rioni: i Sassi che creano un ambiente senza uguali nel primo sito al mondo dichiarato dall’UNESCO “paesaggio culturale”. Cerchiara e Madonna delle Armi: centro storico di Cerchiara e santuario quattrocentesco di “Santa Maria delle Armi” a quota 1050 m.s.l.m.
Scenari suggestivi in e-bike: costeggiando il monte Sellaro fino a Cerchiara, bandiera arancione Tci. Poi verso un’azienda agricola per conoscere la preparazione di un formaggio tipico. Lezioni di cucina nell’orto sinergico: scoprire l’orto e partecipare ad una cooking class in un’area naturale protetta del parco nazionale del Pollino. I campi di lavanda: mica solo Provenza. Qui i campi di Campotenese offrono uno scenario fantastico, tra colori e profumi. Di seguito visita al paesino medievale di Morano Calabro, bandiera arancione Tci. Matera e il parco della Murgia: i sassi e il panorama mozzafiato della città capitale europea della cultura 2019. In barca tra le perle dello Ionio: escursione marina dal porto di Trebisacce alle acque cristalline dello Ionio. Una giornata all’Acquapark: divertimento assicurato per grandi e bambini nell’enorme park di Rossano Calabro.
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.
SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI