TH Group, uno dei maggiori protagonisti dell’hospitality leisure italiana, e leader nel segmento montagna, da qualche mese ha intrapreso un nuovo corso, fatto di innovazione, di consolidamento del brand, di nuove traiettorie e di nuovi uomini, in grado di governare la transizione. Primo tra tutti, ovviamente, l’amministratore delegato, Alberto Peroglio Longhin, un manager con una solidissima esperienza professionale alle spalle (ha lavorato in Alpitour, Bluvacanze, Destination Italia e Barcelò), una scelta studiata e condivisa dal presidente del gruppo, Graziano Debellini, e l’azionista di riferimento, Cassa depositi e prestiti. L’altra new entry su cui TH ha deciso di puntare è il nuovo chief operation officer Salvatore Piazza (per molti anni nella medesima posizione in Bluserena), di fatto l’uomo fondamentale per ottimizzare i processi delle aree prodotto, operativa e commerciale, seguendo le strategie già annunciate: i prezzi dinamici, supportati dalla tecnologia di ElasticHotel, la rinnovata attenzione ai temi Esg e gli investimenti in formazione e innovazione per valorizzare talenti e competenze interne.
Piazza, cosa l’ha spinta ad accettare la proposta di TH Group?
Dopo 15 anni di lavoro in Bluserena sentivo forte la necessità di trovare nuovi stimoli e la realtà di TH Group è stata senza dubbio la scelta più sfidante e motivante per iniziare questo nuovo percorso. La sua storia e i suoi forti valori identitari che la caratterizzano e in cui mi riconosco fortemente sono stati i principali motivi della mia scelta.
Trova che questo gruppo si distingua dagli altri? E se sì, perché?
TH Group è unico nel panorama italiano: la cura e l’attenzione ai propri collaboratori e l’impegno costante verso gli ospiti sono due elementi distintivi. In termini di prodotto la sua realtà eterogenea è un punto di forza attuale e lo sarà sempre di più nel prossimo futuro, una volta stabilizzata l’offerta e la qualità complessiva dei servizi. Infine, la sua posizione di leader sul mercato della montagna è motivo di orgoglio e di stimolo per crescere e migliorare ulteriormente anche in questo importante segmento, anche in vista delle prossime olimpiadi invernali di Milano-Cortina.
Lei ha più volte sottolineato la necessità di una sistematica riorganizzazione dei processi. Cosa intende, esattamente?
Mi riferisco alla necessità imprescindibile di strutturare e stabilizzare i processi interni all’azienda nell’ottica di una fase di ulteriore sviluppo cui dobbiamo prepararci. Ottimizzare i processi attraverso anche l’introduzione di soluzioni tecnologiche all’avanguardia ci restituirà maggiore competitività ed efficienza così da liberare risorse ed energie da dedicare a nuovi progetti di sviluppo.
Nelle linee programmatiche dal nuovo ad, emerge la rivalorizzazione del brand. Da raggiungere attraverso quali strumenti, secondo lei?
È necessaria un’azione di rebranding che restituisca a TH la giusta collocazione in termini di brand awareness. Questo verrà fatto tra l’altro attraverso la definizione di un nuovo piano strategico di comunicazione oltre a una riorganizzazione degli asset secondo diverse linee di prodotto.
La nuova stagione montagna-neve è ormai iniziata e sta per entrare nel suo periodo clou. I resort di TH sono pronti?
Certamente, le nostre strutture in montagna, ormai quasi tutte aperte, sono operative e stanno accogliendo in queste settimane migliaia di ospiti italiani e stranieri che ci hanno scelto per le loro vacanze sulla neve.
Le prenotazioni sono soddisfacenti?
Direi molto soddisfacenti: quest’anno abbiamo registrato anche un notevole anticipo delle prenotazioni rispetto al passato.
Che percentuale di occupazione è prevedibile?
Sicuramente molto alte, siamo già oltre il 90%
Nel complesso del bouquet TH, crede che l’offerta sia adeguata al mercato? O auspica nuove acquisizioni?
In questo momento la risposta del mercato è sicuramente molto positiva, ma bisogna sempre guardare avanti a nuove sfide. Nuove acquisizioni sono comunque auspicabili, sia per migliorare l’offerta complessiva nei vari segmenti che per diversificare il target di riferimento e il posizionamento sul mercato.
In quali segmenti vi state orientando?
In primis nell’urban. La crescita della presenza di TH nelle città d’arte e nelle località più suggestive e iconiche per il turismo è un obiettivo da perseguire.
Il fatturato attuale del gruppo si attesta su circa 200 milioni. Vi siete già posti nuovi traguardi?
Più che di un traguardo, parlerei piuttosto di consolidamento di un trend di crescita, non solo in termini di fatturato ma anche di marginalità, senza però trascurare mai la qualità dei servizi offerti agli ospiti.
(Alberto Beggiolini)
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