The Day of the Jackal è la nuova serie serie tv britannica che potete vedere su Sky Atlantic e sulla piattaforma Now. La programmazione è settimanale (il venerdì) con due puntate da quasi un’ora per un totale di dieci episodi. Sgombriamo subito il campo, come per il film The Jackal (1997) con Bruce Willis e Richard Gere, gli sceneggiatori hanno blandamente preso spunto dal famoso romanzo Il giorno dello sciacallo di Frederick Forsyth, il cui protagonista, lo Sciacallo, è un killer con alle calcagna un’agente dei servizi segreti inglesi MI6.
Siamo a Monaco e lo Sciacallo ferisce il rampollo del candidato populista alle prossime elezioni. È un esca per ucciderlo. Gli spara con un fucile di precisione da 3.860 metri. Scompare senza lasciare tracce, lo vediamo da un collezionista di scacchiere in avorio dove ne acquista una e per la prima volta parla. E sono trascorsi ventidue minuti dall’inizio della prima puntata.
Nel frattempo i servizi segreti tedeschi hanno chiesto aiuto agli inglesi. Entra in campo Bianca (che è nera), esperta di armi: per un tiro del genere ci vuole una canna lunga che solo un armaiolo irlandese, ex dell’Ira, irreperibile ma ancora attivo, è in grado di costruire. Bianca ricatta la cognata dell’armaiolo per arrivare a lui arrestandone la figlia studentessa a Londra.
Lo Sciacallo transita in auto in Francia, e poi arriva in Spagna a Cadice dove vive con la moglie e il figlio di due anni in una splendida villa. Scopre che il saldo del lavoro, 3,7 milioni di dollari, non è stato eseguito, lo hanno gabbato e questo per la fama che ha non lo può digerire.
Lo cercano dagli States per un altro lavoro, l’eliminazione di un multimiliardario stile Elon Musk che è per una finanza etica (?) e vuole immettere sul mercato finanziario un prodotto di giustizia economica.
Il primo episodio de The Day of the Jackal scorre in un lampo, i primi venti minuti sono di suspense e azione. Lo Sciacallo sa travestirsi perfettamente, è meticoloso, glaciale, ha programmato tutto, parla diverse lingue e spara senza sbagliare un colpo. È impersonato da Eddie Redmayne che compirà a gennaio quarantatré anni, diventato una star interpretando lo scienziato Stephen Hawking nel film La teoria del tutto (2014) vincendo l’Oscar. Probabilmente l’aver girato l’infermiere killer in The Good Nurse (2022) ha agevolato la scelta su di lui.
L’agente del MI6 (quello di 007 per intenderci), Bianca Pullman è Lashana Lynch con nella faretra un Captain Marvel (2019), il sequel e No Time to Die (2021).
Abbiamo la tecnica perfetta degli omicidi, con la doppia vita dello Sciacallo, gli affetti spagnoli che ignorano il suo vero lavoro, ma con qualche dubbio che inizia a passare nella testa della bella moglie.
Bianca è determinata nel suo lavoro, precisa, arguta e vuole utilizzare tutti i mezzi per mettere il sale sulla coda al killer. Il cinismo con cui vuol arrivare al fine la porta (come detto) a ricattare una donna a Belfast arrestandole la figlia che morirà per un problema cardiologico appena entra in gattabuia. Ma alla madre questo non verrà rivelato.
C’è come il rischio di parteggiare e vedere lo Sciacallo come il buono che uccide dei personaggi scomodi e in fondo fa solo un buon lavoro professionale, mentre Bianca si sbatte come una strega passando sopra tutto e tutti (vi saranno altri morti provocati dal suo raggiungere l’obiettivo).
Come in altre serie tv recenti come The Diplomat (Netflix), Operazione speciale: Lioness (Paramount+) e Avvocato di difesa (Netflix), forte è la narrazione della componente emotiva dei personaggi e delle loro situazioni familiari.
Ultima chicca. In The Day of the Jackal vi è un richiamo al The Jackal con Willis e Gere dove quest’ultimo era un galeotto dell’IRA e qui si ricorre alla famiglia di un armaiolo sempre con un passato nella stessa compagine terroristica irlandese. Se fate una ricerca sullo sceneggiatore della serie, Ronan Bennett, capirete il perché.
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