The Gentlemen è la serie top in questo momento di Netflix: otto puntate on-line contemporaneamente, spin-off dell’omonimo film del 2019, ideate e dirette dal medesimo regista, Guy Ritchie. Un po’ ci ricorda Snatch – Lo strappo e Lock & Stock – Pazzi scatenati. È una serie criminale, violenta ma al tempo stesso ironica e gigioneggiante, estrema anche sotto questi aspetti. Un innescarsi di situazioni e personaggi altamente malavitosi che si susseguono uno dopo l’altro come in un’enorme matrioska.
Edward Horniman, capitano dei berretti azzurri delle Nazioni Unite stanziato al confine tra Turchia e Siria, viene richiamato in patria, in Inghilterra, poiché il padre è in punto di morte. Sono nobili aristocratici con tenute terriere immense, un reggia come abitazione, venti dipendenti tra maggiordomi, personale in livrea e guanti bianchi, scuderie, auto d’epoca. Il testamento lo nomina erede, nuovo duca di Halstead, soppiantando inaspettatamente il primogenito Freddy, spaccone, cocainomane, fancazzista e dedito al gioco.
Come il vecchio duca morto manteneva tutta questa manna? Con il crimine. Riceveva come affitto per i sotterranei delle scuderie cinque milioni di sterline l’anno più una percentuale sulla produzione della coltivazione della marijuana a opera della gang di Bobby Glass, re del mercato europeo. Questi è al gabbio (ma di fatto è un resort di lusso) e il tutto viene gestito dalla figlia, la bella e spietata Susie.
Eddie the Duke vuole liberarsi di questo cappio, declina una proposta d’acquisto per tutta la tenuta da parte di un raffinato e ambiguo londinese, ma il fratellone ne ha combinata una delle sue: un debito di quattro milioni passato a otto con una banda di Liverpool che spaccia invece cocaina. E qui s’innesca la spirale criminale.
Eddie si allea con Susie, il debito si dimezza, ma Freddy è sempre sul pezzo con le pirlate, pieno di coca uccide il fratello del capo che avanza i soldi da lui. Entra in gioco il boss, Gospel, ma se lo intortano. Freddy si gioca altre sterline (due milioni) in un incontro clandestino di boxe affidandoli al referente dei russi e ucraini. Le mazzate volano e la matrioska continua: un riciclatore afroamericano stile rapper americano; una grande banda di nomadi con tanto di roulotte che porteranno l’erba in continente (tipo Amazon); un carico da 500.000 sterline affidato allo stralunato tecnico floricoltore sparisce misteriosamente; il malavitoso a cui andava la merce chiede in risarcimento il furto di una Lamborghini che è piena di panetti di coca presso uno strano rivenditore dove il boss è un’isterica sudamericana referente dei narcos; un organizzatore di incontri di boxe che vuole papparsi la tenuta, ecc.
Sembra una catena infinita dove Eddie il Duca, volente o nolente, deve addentrarsi e aderire, stringendo sempre più un patto con la bella Susie. Questi è una manager del crimine: raffinata, colta, tiranna, calcolatrice, avida, ma che non perdona.
Come termina la serie? Il Duca si rivelerà scaltro e alla fine tramerà per guadagnare, ma sicuramente non finisce qui. Ci sarà un sequel? Probabile.
A parte Eddie e Susie tutti i personaggi criminali sono eccentrici, sopra le righe, eccessivi e al tempo stesso… divertono.
Gospel, il capobanda di Liverpool, è un fanatico religioso che si sente ispirato dalla Bibbia; il fratello ucciso da Freddy è un isterico che in cambio del dimezzamento del debito lo obbliga a vestirsi da gallina e a beccare il mangime; l’ambiguo londinese fa sfoggio di cultura, vini, inchiostro della stilografica riconosciuto dall’odore; la referente dei narcos, vestita leopardata, usa il machete come se fosse nella giungla; il ras della banda dei nomadi è rappresentato, come oggi non si può dire, come uno zingaro; l’afroamericano riciclatore vuol investire in improbabile cibo prodotto in Ucraina, ecc. Estremizzazioni che diventano caricature, perciò si finisce per ridere, e anche la violenza, spesso pulp, finisce in questo gorgo.
Il ritmo è incalzante, il cambio di scene veloce e come ormai in tanti di questi prodotti si salta a ritroso temporalmente oppure mentre si racconta come si svolgerà il piano (criminale) questo accade.
La fotografia è alla grande, pulita, non banale, accurata. La campagna inglese nella sua tristezza aiuta, i piani totali e larghi senza movimenti ci fanno cogliere che il luogo è legato a un grandezza aristocratica d’altri tempi. Il drone è utilizzato poco e con pochissimi movimenti.
A proposito di aristocrazia nobiliare inglese, da dopo il testamento Eddie viene chiamato Sua Grazia…
Uno dei criminali protagonisti afferma che gli aristocratici inglesi sono i precursori dei gangster, possiedono il il 75% del Paese perché l’hanno rubato, William il conquistatore era peggio di Al Capone.
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